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Ostia, colpo da 86mila euro in banca: arrestata la banda dopo due anni di indagini. Uno era una guardia giurata

Il colpo era stato fatto nella banca «Monte dei Paschi di Siena» di Ostia 

 

 

Due anni di indagini per un colpo da quasi 86mila euro nella filiale della banca «Monte dei Paschi di Siena» di Ostia, hanno portato all’arresto della banda da parte dei Carabinieri. Uno dei ladri era persino un dipendente dell’Istituto di credito: una guardia giurata che forniva servizio di sicurezza. Gli esiti dell’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, sono stati resi noti oggi con l’esecuzione dell’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, che dispone misure cautelari per tre soggetti autori della rapina.

Il colpo risale al 3 febbraio 2017, ai danni della filiale della banca in via Piola Caselli n. 80, che arricchì i rapinatori di 85.660 euro. L’ordinanza di oggi dispone la misura cautelare in carcere a carico di: R.L. 55 anni, materiale esecutore, con precedenti specifici per rapine ai danni di istituti di credito; M.M. 60 anni, altro materiale esecutore, anch’egli con precedenti per reati specifici per rapine a banche e portavalori ed una misura cautelare degli arresti domiciliari a carico del basista L.A. di 41 anni, dipendente dell’istituto di vigilanza che forniva il servizio di sicurezza alla banca.

Il 3 febbraio 2017, alle 14 circa, due individui con il volto travisato ed armati di taglierino, approfittando dell’orario di chiusura della banca, poichè destinato alla pausa pranzo del personale, si introdussero all’interno utilizzando la chiave di sblocco della cosiddetta «bussola antirapina». I malviventi, una volta guadagnato l’accesso, dopo aver minacciato una delle dipendenti, che in quel frangente stava caricando di contante il dispositivo bancomat, si fecero consegnare la somma di euro 85.660.

Dalle primissime indagini era emerso che i due rapinatori si erano avvalsi della complicità di un basista che aveva fornito le chiavi di sblocco della bussola antirapina. Il sospetto è stato effettivamente confermato all’esito delle complesse indagini tecniche svolte dai carabinieri che hanno permesso di identificare e sgominare l’intera banda, compreso il dipendente dell’istituto di vigilanza responsabile del servizio di sicurezza presso quello specifico istituto di credito.

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