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Ospedale San Martino – pronto soccorso di ginecologia: impegnativa urgente del medico, come carta straccia

Genova – Disorganizzazione amministrativa, è quanto ha portato all’esasperazione una paziente che, munita d’impegnativa d’urgenza ha consegnato all’infermiera  il braccialetto identificativo, ritirandosi un buon ordine, nonostante i lancinanti dolori addominali.

L’epilogo di una mattinata all’Ospedale san Martino, dopo rimbalzi da un padiglione all’altro, dall’infermiera concentrata su come completare un ordine di prodotti infermieristici, al dottore senza camice che passeggia nel corridoio, alla dottoressa che di concerto conferma che l’impegnativa non serve a nulla.

L’impegnativa del medico diventa un pezzo di carta inutile, che gelosamente veniva custodita, nella  certezza di giungere al padiglione indicato dagli operatori, nella speranza che venisse fissato il giorno dell’intervento in cui la paziente avrebbe riacquistato una parte di serenità e salute, già vacillante da tempo.

Al reparto ginecologia, padiglione 1, la cittadina affetta da un patologia, definita urgente,  viene assegnato un braccialetto nell’attesa di essere nuovamente sottoposta a visita ginecologica da parte del reparto del pronto soccorso.

Dopo l’ennesima penosa attesa, il malessere fisico psicologico ed emotivo non lascia spazio ad altre conclusioni se non quella di sfilarsi il braccialetto.

La paziente con emorragia, dopo due giorni di rimbalzi tra l’Ospedale Evangelico ed il San Martino, si è accomiata presso la sua abitazione.

 

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