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Operazione Krupy, sei condanne per traffico internazionale di droga

Rocco e Vincenzo Crupi sono stati condannati rispettivamente a 21 e 20 anni di carcere

LATINA – Si chiude oggi, al termine di oltre sei ore di camera di consiglio, il processo a Rocco e Vincenzo Crupi, sospettati di legami con la ‘ndrangheta, e ad altri 6 imputati, tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. I Crupi sono stati condannati rispettivamente a 21 e 20 anni di carcere. Emanuele Cilia ha ricevuto invece una condanna a  10 anni, Pietro Cinotti a 10 anni e 4 mesi, Antonionicola Morganella a 10 anni e 8 mesi e Arben Qushku a 11 anni. Sei condanne per 80 anni di carcere complessivi.

Il pubblico ministero Giuseppe Bontempo aveva invece chiesto 122 anni di reclusione.

Due gli assolti Giovanni e Rosario Cilia, padre e figlio, originariamente indagati anche loro perché ritenuti coinvolti erano nel sodalizio criminale che si serviva di numerose società per il commercio di fiori al fine di occultare la vera fonte di business: il traffico di stupefacenti.

L’operazione si era conclusa il 28 settembre del 2015 nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma che aveva scoperto un traffico di cocaina tra l’Olanda e l’Italia gestito da alcune famiglie legate alla ndrangheta calabrese. A Latina la base operativa: un’azienda florovivaistica, la Krupy srl, con sede a Borgo San Michele che era in realtà una base di importazione e smistamento dello stupefacente.

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