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Operai protestano sulla gru, i sindacati: “Del Primo Maggio c’è oggi quantomai bisogno”

Sono scesi martedì sera i tre operai edili che erano saliti su una gru per protesta. Nel giorno della Festa dei Lavoratori, i sindacati ne sottolineano il significato.

“Del Primo Maggio c’è oggi quantomai bisogno, perché il lavoro nel nostro paese è sempre più schiacciato, marginalizzato e frammentato. Se tre lavoratori devono salire in cima a una gru per chiedere il rispetto dei loro diritti, allora è evidente che si è perso il senso del primo articolo della nostra Costituzione: l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”. A dirlo sono i rappresentati di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, dal palco della festa regionale del Primo Maggio organizzata a Piediluco, in provincia di Terni. Il riferimento è ai tre operai edili che per protesta sono saliti in cima a una gru a Perugia, nel cantiere dell’ex tabacchificio.

I tre sono finalmente scesi dalla gru martedì sera, l’ultimo intorno alle 21. Stavano protestando per il mancato pagamento di alcune mensilità, da parte di una delle ditte incaricate e occupate nel cantiere. “Appreso della protesta messa in atto di propria iniziativa dai lavoratori Fillea, Filca e Feneal, insieme alle confederazioni, si sono da subito attivate per trovare una soluzione utile a garantire in primo luogo la sicurezza dei lavoratori stessi, ma al tempo stesso il corretto pagamento di tutte le spettanze”, si legge in una nota. I sindacati hanno contrattato con l’azienda subappaltatrice e sono riusciti ad ottenere il pagamento immediato dei salari arretrati.

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