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Omnibus: inseriti accorgimenti per superare criticità personale sanità

Trieste, 26 mag – Per quanto riguarda la sanità la Giunta
regionale ha inserito all’interno del disegno di legge Omnibus
una serie di misure inerenti in particolar modo il personale, le
quali sono in linea con il documento programmatico dei fabbisogni
di personale sanitario approvato dalla Conferenza delle Regioni e
delle Province autonome del 2 marzo 2022 e sottoposto al Governo.

Attraverso questo provvedimento si punta a rivedere il rapporto
tra la sanità pubblica e i medici di medicina generale e a
superare alcune criticità che riguardano il personale dei servizi
socio sanitari, anche superando il vincolo di esclusività del
rapporto di impiego per gli infermieri. L’obiettivo è da una
parte valorizzare il personale in servizio e fronteggiare il
problema della mancanza di medici di medicina generale nelle aree
marginali e dall’altra rimediare alla diffusa carenza di
personale all’interno del Servizio sanitario, con provvedimenti
che contemplano anche la possibilità di ricorrere ai servizi di
medici in quiescenza e a un diverso utilizzo degli specializzandi.

È, in sintesi, quanto spiegato dal vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia con delega alla Salute dopo l’approvazione da
parte del Consiglio regionale degli articoli inerenti la salute
del disegno di legge inerente “Disposizioni in materia di
finanze, relazioni internazionali, biodiversità, pesca sportiva,
attività produttive, turismo, autonomie locali, sicurezza, lingue
minoritarie, corregionali all’estero, funzione pubblica, lavoro,
formazione, istruzione, famiglia, patrimonio, infrastrutture,
territorio, viabilità, ambiente, energia, cultura, sport, animali
di affezione e salute (Legge regionale multisettoriale 2022)”, in
attesa che la norma venga approvata integralmente dall’Aula.

L’esponente della Giunta ha evidenziato che quanto inserito nella
Omnibus deriva anche dal costruttivo confronto con i
professionisti dalla salute e ha carattere temporaneo. La Giunta
ha infatti sviluppato questo provvedimento consapevole del fatto
che il Governo potrebbe ritenere di avere una competenza
esclusiva in merito ad alcuni aspetti della norma e di
conseguenza di impugnare il provvedimento di fronte alla Corte
costituzionale. Si tratta, però, di misure necessarie per
affrontare il complesso momento che stiamo vivendo e in
particolare quelle rese più evidenti dalla pandemia in merito al
personale, quindi l’auspicio è che il Governo decida di sostenere
le posizioni assunte dalla nostra regione frutto del lavoro
unanime delle regioni italiane e di non impugnare la parte della
norma relativa alla sanità.
ARC/MA/pph

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