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Omicidio Piscitelli: si pensa al numero chiuso

Dopo il funerale privato disertato, si pensa all’opzione del numero chiuso.

In seguito all’ordinanza del questo e al funerale disertato, si cercano altre opzioni per il funerale di Piscitelli. La sorella Angela ha dichiarato: “Volevamo una cerimonia semplice e composta. Anche senza la camera ardente nella sede di via Amulio: non c’era alcuna intenzione di creare turbolenze da parte di nessuno, mio fratello per primo non avrebbe mai voluto che accadesse nulla del genere alla presenza dei suoi familiari.”

Il 10 settembre arriverà la sentenza del Tar. “E se non basterà andremo a Strasburgo”, conclude Angela Piscitelli. La figlia Ginevra scrive su Facebook: “Mio padre è stato ucciso da uomo libero. A distanza di sei giorni dal suo omicidio non mi è stato ancora permesso di vederlo, mi stanno negando di celebrare un funerale normale e non mi è stata data ancora una spiegazione. La legge è uguale per tutti? “.

Nel frattempo, continuano le indagini i tre telefoni dell’ultrà non sono ancora stati sbloccati. In questi giorni la polizia procederà a sbloccare i due computer rinvenuti a casa di Piscitelli.

Adesso la polizia cerca tre persone: il killer, un palo e un complice che ha portato via l’assassino su un’auto di grossa cilindrata.

 

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