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Omicidio boss barese, 20 anni al killer

 

Il gup del Tribunale di Bari Francesco Pellecchia ha condannato a 20 anni di reclusione il pluripregiudicato barese Antonio Moretti, 37 anni, ritenuto responsabile dell’omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso del boss Cesare Diomede, ucciso il 28 agosto 2011.
Moretti è detenuto per un altro agguato di mafia, il triplice omicidio avvenuto al quartiere San Paolo di Bari nel maggio 2013, per il quale sconta una condanna a 30 anni di reclusione.
Stando alle indagini dei Carabinieri sull’omicidio Diomede – coordinate dai magistrati della Dda di Bari Roberto Rossi e Giuseppe Gatti – l’uomo, figlio dello storico boss del quartiere Carrassi, Biagio Diomede, morì crivellato da almeno 20 colpi di pistola durante un conflitto a fuoco fra due gruppi armati a bordo di grosse motociclette. Movente dell’agguato sarebbe stato il suo tentativo di estendere la propria supremazia anche sul quartiere San Pasquale, controllato all’epoca dal clan Fiore, che aveva fra i suoi capi proprio Moretti.

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