ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Nuovo ponte di Genova, ritardi nei lavori

 

Il traguardo del 30 aprile 2020 sembra ormai sempre più lontano. Complice il maltempo, le allerte meteo e il mare mosso, l’inaugurazione del nuovo ponte sul Polcevera nei tempi auspicati dal sindaco-commissario Marco Bucci appare difficile, anche se è lo stesso Bucci a dirsi ancora «fiducioso» che la scadenza venga rispettata.

Dei ritardi nella costruzione del nuovo ponte si parla nei giorni in cui la joint venture PerGenova, composta da Salini Impregilo e Fincantieri, è al lavoro con la collaborazione del Rina sul project planning e sulla stesura di un nuovo cronoprogramma per cercare di individuare nuovi traguardi a medio e lungo termine realistici e rispettabili. E il sindaco Bucci ha rassicurato, ancora una volta, sostenendo che fine aprile 2020 resta una data papabile, anche se le difficoltà sono tante.

Non è un caso, dunque, che il maxi cantiere della Valpolcevera resterà aperto e attivo per tutte le feste natalizie, con la sola esclusione del 25 e del 26 dicembre. Gli operai continueranno a lavorare, e se non sarà possibile sollevare altre campate oltre alle 3 già sistemate sulle pile (il sindaco aveva auspicato di vederne altre 5 svettare prima della fine dell’anno) si concentreranno sugli interventi propedeutici, preparando tutto per i vari. Certo è che i ritardi si sono accumulati, da un lato quelli prevedibili per cantieri di questa vastità e complessità, dall’altro per gli eventi meteo che hanno bersagliato la Liguri nelle ultime settimane.

PerGenova, dal canto suo, si è detta determinata a investire il «proprio impegno per rispettare i tempi di realizzazione del nuovo viadotto sul Polcevera», rimandando il ritardo agli intoppi nella roadmap della demolizione e appunto al meteo: «Questo impegno richiede uno sforzo straordinario per recuperare i tempi che si sono resi necessari al completamento della demolizione del Ponte Morandi, particolarmente nell’area di Levante, e per compensare l’effetto degli eccezionali eventi atmosferici avversi che si sono abbattuti con particolare violenza su Genova e la Liguria».

«Al termine dei lavori di ricostruzione del ponte – concludono da PerGenova – seguirà ovviamente il collaudo dell’opera, sui cui tempi PerGenova non ha alcuna visibilità”, concludono i costruttori».

 

Facebook