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“No Cpr – No Lager”, ieri la manifestazione a Milano

Diverse migliaia di persone hanno manifestato ieri per le strade e le piazze di Milano contro il Decreto Salvini su Sicurezza e Immigrazione.

Si è svolta ieri senza incidenti la manifestazione a Milano contro la riapertura dei Cpr (Centri di Permanenza per il Rimpatrio) e contro il Decreto Salvini su Sicurezza e Immigrazione. Secondo la Questura hanno partecipato circa duemila persone, ma gli organizzatori hanno comunicato che i partecipanti erano quasi 10mila. Hanno aderito alla manifestazione cittadini, studenti e militanti di diverse associazioni e centri sociali milanesi, uniti nella “Rete Mai più lager – No Cpr”. “Continueremo a lottare perché Salvini e il governo giallo-verde se ne vadano a casa e lascino spazio ai giovani e a chi ha un’idea ben precisa del Paese, che si basa sull’accoglienza e sulla partecipazione dal basso”, hanno spiegato alcuni manifestanti.

Nella stessa giornata, oltre al corteo della Rete che si è tenuto pacificamente e senza disordini, si sono tenuti altri flash mob in diverse parti della città. In via Padova sono state date alle fiamme alcune riproduzioni di decreti di espulsione. Di fronte alla stazione Lambrate, poi, i manifestanti hanno scritto sulla strada con la vernice bianca “No Cpr – No Lager”. Il momento più toccante e suggestivo, però, era di certo quello di piazzale Loreto. Lì alcuni attivisti si sono sdraiati a terra, coprendosi con dei teli bianchi, fingendo di essere morti. Un siparietto angosciante che è durato quasi cinque minuti, per ricordare tutti i migranti che hanno perso la vita nella traversata marittima, tentando di raggiungere l’Italia e una vita migliore. “Ci vogliono disumani, vogliono che i morti in mare siano numeri, ma noi li ricordiamo”, gridava una ragazza.

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