Niente più pecore che brucheranno l’erba incolta nei parchi romani. La giunta pentastellata fa marcia indietro.

Salta il paino che avrebbe previsto per due anni l’uso di pecore per risolvere il problema dell’erba incolta a Roma. La giunta Raggi aveva proposto di utlizzare degli animali e la firma con la Coldiretti sembrava dietro l’angolo. 20 parchi erano entrati nel progetto pilota.

Il 12 settembre la direttrice della direzione Tutela ambientale e benessere animale, Rosalba Matassaha dichiarato che: “Si comunica che il dipartimento Ambiente sta verificando la fattibilità del progetto valutandone gli aspetti sanitari e logistici. Qualora venga stabilita la fattibilità, verrà implementato un progetto pilota.”

Enfasi sul termine qualora. Adesso, circa una settimana dopo, sembra esserci un vero e proprio cambiamento. Svetlana Celli, apogruppo della lista civica per Giachetti sindaco, aveva domandato all’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari: “Quali sono i parchi e le aree verdi interessate dal progetto e se sono state già avviate le procedure pubbliche per l’individuazione dei soggetti ai quali affidare le aree; se all’interno delle aree verdi interessate è prevista la realizzazione di strutture a servizio del personale dedito alla pastorizia e se sono previste strutture dedicate alla mungitura e al ricovero degli animali nelle ore notturne.”

Tutte domande che rimarranno che senza risposta. Rimane infine un’altra domanda molto importante: come si affrontarà il problema dei parchi in stato di abbandono? Mistero.