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Niente fondi per le periferie, insorgono i sindaci in E-R

Niente fondi per le periferie, insorgono i sindaci in Emilia Romagna: lo stop “sarebbe gravissimo se diventasse definitivo”

Sulla scia di Anci e Legautonomie, i sindaci dell’Emilia-Romagna hanno attaccato l’emendamento Ln-5s approvato in Senato sul decreto Milleproroghe; nello specifico, l’emendamento sposta al 2020 quasi 3,8 miliardi di fondi 2018 del bando periferie per 96 Comuni della seconda graduatoria.

Dunque, molti sindaci hanno investito i fondi nelle progettazioni di una riqualificazione che, in questo modo, rischia il blocco.

Queste le parole del sindaco di Bologna, Virginio Merola: lo stop “sarebbe gravissimo se diventasse definitivo”: solo qui “ci sono interventi per 18 milioni” e “i progetti esecutivi sono già stati presentati”.

“Modena è toccata solo marginalmente”, avendo ottenuto fondi dalla prima graduatoria, spiega il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, “ma rischiamo anche noi di perderne una quota”.

Ln e 5s “vogliono riprendersi” 18 milioni di Parma, tuona il sindaco ex M5s Federico Pizzarotti, facendo “appello al buon senso”: “tornate indietro e fermate questo scempio”.

Infine, “è indispensabile che la Camera cambi il testo del Senato”,  ha affermato il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale.

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