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Nervi, i vicini protestano: addio al cinema all’aperto

 

Addio maxi schermo, sedie di ferro e gelato di Giumin durante l’intervallo. Il cinema estivo di Nervi, quest’estate, non ci sarà. Un colpo al cuore per chi, cuscino di casa sotto al braccio, nelle calde serate d’estate, sceglieva di andare all’arena; dove, su quelle sedie tanto scomode quanto affascinanti, poteva recuperare i grandi titoli della stagione cinematografica appena conclusa e dimenticarsi, per qualche ora, dell’afa.
Non solo, da quest’anno, grazie al progetto nazionale Moviement, avrebbe potuto vedere le anteprime in contemporanea europea; un’iniziativa nata per rilanciare il cinema come forma di intrattenimento culturale per tutto l’anno.

L’arena del cinema San Siro, stretta tra i caseggiati in fondo alla creuza di via alla Chiesa Plebana, però, non faceva tutti contenti. Arriva la parola fine su una storia fatta anche di ventagli sventolanti davanti agli attori del grande schermo, di stick anti zanzare condivisi dalla prima all’ultima fila, di gelati al pistacchio offerti al vicino di sedia tra il primo e il secondo tempo. A scrivere i titoli di coda dell’arena estiva di Nervi, alcuni “vicini di casa” del cinema, chi potrebbe vedersi il film gratis dalle finestre, se solo lo volesse. Questi cittadini, a più riprese hanno chiamato i vigili, infastiditi dai dialoghi che uscivano dalle “chiocciole”, gli altoparlanti delle arene estive. All’esercente è stata quindi comminata una multa da 2mila euro (l’equivalente degli utili di un’intera stagione) per aver superato i limiti acustici previsti dalla legge. “Per due persone che si sono lamentate, Nervi ha perso il suo cinema all’aperto – commenta l’esercente Rocco Frontera – le ragioni della chiusura sono legate fondamentalmente ai costi; avevamo anche pensato al “silent movie” dotando gli spettatori di cuffie a volume regolabile, ma adottare il sistema sarebbe costato quanto la multa” .

Allestire un’arena estiva comporta poi il trasporto dei proiettori e il montaggio dello schermo, spese calcolate dall’esercente intorno ai cinque mila euro. A questo si aggiunge la concomitanza e vicinanza, a cinquecento metri, del Festival Internazionale di Nervi che per venti giorni animerà i Parchi con concerti e spettacoli. “Peccato che il Municipio non ci abbia aiutato – continua Rocco Frontera – avevamo anche proposto di spostarci all’interno dei Parchi di Nervi, dove, circondati dal verde, non avremmo dato fastidio a nessuno, ma non abbiamo avuto risposta. L’arena estiva era tradizione, da sempre realizzata in collaborazione con altre realtà sul territorio ma noi non possiamo partire già in perdita”.
Il presidente del Municipio Levante, Carleo Francescantonio, raggiunto da Repubblica, apre al dialogo: “Personalmente apprendo la notizia da voi. Non sono mai stato informato o interpellato a riguardo, considero però l’arena estiva un valore per la collettività oltre che una fonte di svago e resto a disposizione per incontrare l’esercente. Sono anche pronto ad ascoltare sia i cittadini che chiedono la riapertura del cinema estivo, sia i residenti che riscontrano problemi, la mia speranza è quella di trovare una soluzione condivisa”.

Per gli amanti del cinema tutto l’anno al momento a Nervi resta solo una certezza o premio di consolazione: la sala interna e climatizzata, proprio del San Siro, che riaprirà a fine giungo, dal giovedì alla domenica. Rocco Frontera anticipa che nelle giornate del Festival di Nervi, saranno programmati film a tema musica e danza per ampliare l’offerta e per dare la possibilità di rivedere a sette euro i blockbuster dell’inverno: i biopic su Freddy Mercury, Elton John e Nureyev, ad esempio. E poi, tra luglio e agosto, arriveranno le grandi anteprime come Spiderman e Toystory 4.

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