Una tradizione che dura da 500 anni.
Finalmente è stata individuata tra moltissime bambine. La nuova dea Kumari, venerata da indù e buddisti, è Trisnha Shakya, ha 3 anni e succede alla dea uscente, Martina, la prima eletta nell’epoca repubblicana, che ormai ha 12 anni ed ha terminato il mandato.
La tradizione Kumari
Le bambine Kumari devono appartenere alla comunità indigena di Newar. Devono avere un’età compresa tra i due e i quattro anni nel periodo dell’elezione, una mappa astrale adeguata e una voce chiara. Secondo la tradizione, le bambine scelte come dee sono la reincarnazione della dea indù Taleju e il loro mandato dura fino al compimento dei 12 anni, quando entrano nella fase della pubertà e di conseguenza devono lasciare il tempio. Di solito sono viste come attrazione turistica, studiano nel complesso dove vivono e possono ricevere la visita dei genitori anche con cadenza quotidiana.
L’orgoglio della famiglia
La scelta di una figlia come dea vivente Kumari è motivo di grande per la famiglia. Nonostante l’isolamento in cui dovrà vivere e l’allontanamento dalla casa paterna. “È un momento di grande orgoglio per noi. Sono molto felice che mia figlia sia stata eletta dea”, ha riferito alla stampa il padre della bambina, Bijay Ratna Shakya. La piccola è stata accompagnata in processione da centinaia di persone nel tragitto dalla sua casa al tempio Taleju. Qui è avvenuta la cerimonia di insediamento della nuova dea che ha anche incontrato la dea uscente Martina Shakya. A quest’ultima l’esercito ha riservato un omaggio prima di essere accompagnata nella sua casa, dove aveva vissuto prima dell’elezione, circa una decina di anni fa.
Le parole del sacerdote
Trisnha Shakya è stata presentata al pubblico e ai fotografi in braccio al padre nel Palazzo Kumari Ghar di Katmandu, dove sarà reclusa per i prossimi nove anni con rare uscite nelle festività religiose. “Trishna Shakya è la nuova dea. Ha sostituito Martina Shakya, che ha compiuto 12 anni”, ha riferito all’agenzia Efe il sacerdote Uddhav Karmacharya, uno dei membri del comitato che ha selezionato la nuova dea. “Abbiamo scelto Trishna tra molte altre bambine perché la sua mappa astrale era la più adeguata rispetto alle altre”. Così ha sentenziato l’uomo.
Intanto la diffusione della notizia in Occidente ha scatenato perplessità e preoccupazione per una minorenne che, per una tradizione, verrà privata degli anni più belli: l’infanzia.