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Nell’anno del centenario del Parco del Gran Paradiso, FRoSTA inaugura ufficialmente il Giardino dei Ghiacciai realizzato con Legambiente.

Nell’anno del centenario del Parco del Gran Paradiso, FRoSTA inaugura ufficialmente il Giardino dei Ghiacciai realizzato con Legambiente.

In mezzo, un secolo di storia, di stagioni, di passi lungo i sentieri, di natura che compie i suoi cicli. Quest’anno è il centesimo compleanno del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il parco nazionale più antico d’Italia. FRoSTA celebra questo importante anniversario della natura, con l’inaugurazione del Giardino dei Ghiacciai che si inserisce nel progetto della Carovana dei Ghiacciai, la campagna ideata e realizzata da Legambiente assieme al Comitato Glaciologico Italiano per monitorare la salute dei ghiacciai, messa a serio rischio dagli effetti dei mutamenti climatici. Già inaugurato lo scorso 13 settembre, oggi il sentiero che lega clima, natura e arte, si arricchisce di cinque nuove installazioni che invitano i visitatori a riflettere sul presente, passato e futuro dei corpi glaciali.

L’inaugurazione del percorso del Giardino dei Ghiacciai oggi, giovedì 9 giugno: una camminata che ha il suo avvio dal Paradiso Park Frazione Valnontey, a Cogne (AO) alle 9 e che si snoda lungo i sentieri e le iscrizioni storiche incise ai bordi dei Ghiacciai del Parco.

Con questa azione sono state recuperate le iscrizioni storiche incise negli ultimi 150 anni ai bordi dei ghiacciai lungo la Valnontey, per segnarne il limite e analizzarne il ritiro, e che nel tempo sono parzialmente scomparse. Grazie alle ricerche del Comitato Glaciologico italiano e a questa iniziativa di valorizzazione, i segnali sono stati ritrovati e oggi nuovamente accessibili e visibili sia agli studiosi, sia ai visitatori del Parco. Il percorso tra i segnali crea dunque un vero e proprio sentiero, il Giardino dei Ghiacciai, che trasforma un’eredità scientifica in un patrimonio culturale sul cambiamento climatico. Il progetto è impreziosito da Segnali dal Corpo Glaciale opera d’arte diffusa realizzata da Andrea Caretto e Raffaella Spagna, artisti contemporanei che esplorano il confine tra arte, ambiente e paesaggio ed espongono in musei, gallerie e istituzioni pubbliche e private, in Italia e all’estero. Così l’arte diventa il mezzo per raccontare alla società civile la necessità di un cambiamento, diventando un valido alleato delle valutazioni scientifiche. L’opera è composta da cinque rocce su cui sono state incise altrettante parole che invitano i visitatori alla riflessione sul corpo glaciale, al suo passato e ai suoi possibili futuri: limite, istante, emissario, distacco e segnali. Le rocce sono poste a fianco delle incisioni storiche e delle piccole sculture in bronzo, frutto di una performance artistica di ceromanzia tenutasi nel 2021.

Anche per il 2022 il progetto è un intervento con valenze sociali, ambientali, scientifiche e culturali, che nasce e si sviluppa per sensibilizzare sulla crisi climatica e per porre l’attenzione sulla salvaguardia dei ghiacciai, elemento fondamentale per l’equilibrio del pianeta. Valori a cui da sempre FRoSTA è legata poiché ha deciso di produrre cibo in maniera naturale e rispettosa dell’ambiente, sposando la scelta di essere 100% naturale e mettendo al centro della propria filosofia aziendale il rispetto per l’equilibrio del pianeta.

A inaugurare il Giardino dei Ghiacciai sono Felix Ahlers, CEO FRoSTA AG; Gianluca Mastrocola, AD FRoSTA Srl; https://www.legambiente.it/articoli/segnali-dal-corpo-glaciale/.

 

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