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Necrologio per Mussolini: Anpi denuncia

L’Anpi ha denunciato per apologia del fascismo il necrologio per Benito Mussolini.

Il 27 aprile, in occasione dell’anniversario della morte di Benito Mussolini, il gruppo di estrema destra “Lealtà-Azione. Continuità ideale” aveva fatto pubblicare sulla stampa locale vicentina un necrologio.

Questione ovviamente che non è passata in secondo piano per l’Anpi. L’Associazione Nazionale Partigiani ha deciso di denunciare il fatto per apologia del fascismo.

In una nota, l’Anpi ha spiegato che: “L’apologia del fascismo è vietata dalla legge n° 645 del 1952 art. 4”. Nel necrologio vi è indubitabilmente l’esaltazione del principale esponente del fascismo cioè del suo fondatore S.E. Cav. Benito Mussolini. L’esperienza dimostra come sovente in manifestazioni pubbliche del tipo di quella convocata in data 28 aprile al cimitero Maggiore di Vicenza vengono tenuti comportamenti indirizzati ad esaltare esponenti, principi, fatti e metodo del fascismo il che – ove questi si verificassero effettivamente -integrerebbe gli estremi di una conclamata ulteriore violazione della legge sopracitata (art. 5 legge 645 del 1952)”.

I membri di Lealtà-Azione non l’hanno presa bene. Luigi Tosin, portavoce vicentino, ha spiegato piuttosto infastidito che: “Non ci aspettavamo questa censura  oltretutto lo stesso necrologio lo avevamo presentato già in passato, magari usando la parola ‘ucciso’ anziché ‘assassinato’. Il punto non cambia: Benito Mussolini è sempre stato fatto fuori in maniera brutale”.

 

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