Il tagliando antifrode rallenta gli elettori e gli scrutatori. Lunghe file fuori dai seggi, nel centro e nelle periferie.

Nuova legge, nuove regole, nuovi disagi. La nuova normativa che cambia la procedura di deposito della scheda innervosisce gli elettori. Nel napoletano si sono create lunghe file fuori dai seggi: un’elettrice sostiene di aver fatto “una fila di oltre un’ora”. Una delle novità di queste elezioni è infatti il tagliando antifrode, che lo scrutatore deve staccare dalla scheda prima di depositarla lui stesso nell’urna.

Molti elettori arrivano ai seggi ignari di questa nuova procedura, che è più lenta e richiede più tempo. In più, gli scrutatori devono spiegare le nuove regole ai cittadini che si trovano spiazzati da questo diverso modo di depositare la scheda. Bisogna spiegare alle persone il nuovo sistema, e a molti viene richiesto di tornare nella cabina e piegare bene la scheda, in modo che il tagliando risulti visibile.

Tutta questa trafila rallenta le operazioni di voto, e suscita nervosismo nei votanti. Una volta spiegata loro la situazione, però, e dopo che lo scrutatore mostra di mettere effettivamente la scheda nell’urna, i nervi si rilassano.