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Muore cane poliziotto austriaco abbandonato in auto: cosa dice la legge?

In Austria un poliziotto ha abbandonato il collega a quattro zampe nell’auto di servizio per due ore. Al suo ritorno, l’animale era esanime nel bagagliaio.

L’abbandono di creature indifese in auto si trasforma spesso in tragedia, soprattutto nei mesi più caldi. Non capita solo ai bambini, ma anche agli animali. Se lasciare un bambino solo in auto sotto il sole è diventata una pratica verso cui i genitori sono sempre più allertati, l’abbandono degli animali viene spesso sottovalutato. Anche i cani, infatti, soffrono per le alte temperature che un veicolo parcheggiato può raggiungere. Lasciare i finestrini aperti, o l’aria condizionata accesa, o il veicolo all’ombra, non scongiura ogni pericolo di morte per i nostri amici a quattro zampe.

È così che un poliziotto austriaco sperava di poter lasciare il cane poliziotto in auto senza doversi preoccupare della sua incolumità: lasciandolo nell’auto all’ombra, con i finestrini aperti e il portellone socchiuso. È successo giovedì scorso intorno alle 10 del mattino, nel distretto di Hartberg-Fürstenfeld in Austria. Un addestratore di 51 anni ha lasciato il suo pastore tedesco, un cane poliziotto di sette anni, nell’auto di servizio, parcheggiata nella cosiddetta area “Turzawiese”. L’animale è rimasto nell’auto più di due ore, in balia della calura di mezzogiorno, mentre il poliziotto svolgeva il suo servizio con dei colleghi. Al suo ritorno, poco prima delle 12:30, l’addestratore ha trovato il cane poliziotto esanime nel bagagliaio. Probabilmente il pastore tedesco aveva provato in tutti i modi a uscire dal veicolo, per fuggire dalle temperature che l’interno della vettura aveva raggiunto. Infatti, l’interno del veicolo aveva già raggiunto i 45 gradi.

Non bisogna farsi ingannare dal clima mite: i cani soffrono il caldo più degli uomini.

Secondo i dati riportati dallo Sportello dei Diritti, dal 2015 ad oggi almeno venti cani poliziotto europei hanno perso la vita perché abbandonati in auto dai loro addestratori. Spesso si tratta di distrazione o dimenticanza, perché si sottovalutano le sofferenze che un cane patisce se abbandonato ad alte temperature senza vie di scampo. Troppe volte si ignora il fatto che, anche se all’esterno il caldo è sopportabile, le temperature all’interno di un’auto si amplificano. Se, per esempio, all’esterno ci sono 28 gradi, dentro una vettura la temperatura può raggiungere i 42 gradi in venti minuti, i 50 in un’ora.

Nel caso specifico dei cani poliziotto, inoltre, i rischi di moltiplicano. Le auto in dotazione alla polizia sono rinforzate, il che accelera l’aumento della temperatura nel veicolo. In più, i cani poliziotto austriaci sono spesso pastori tedeschi o belgi, e quindi dotati di folta pelliccia dal pelo scuro. Tutti questi fattori insieme fanno si che i poliziotti a quattro zampe, se lasciati nelle auto di servizio al caldo per troppo tempo, possano facilmente morire per un infarto causato dal surriscaldamento corporeo.

Cosa fare per evitare che questi tragici eventi si ripetano?

È stata aperta un’inchiesta sul comportamento dell’agente austriaco che, per una presunta distrazione, ha perso il suo collega a quattro zampe. Nel frattempo, l’Università di Medicina Veterinaria di Vienna chiarirà la causa esatta della morte. Bisogna anche però iniziare a pensare a soluzioni concrete affinché questi tragici episodi non si ripetano. Un modo potrebbe essere dotare le auto di appositi sensori, che raggiunta una certa temperatura abbassino i finestrini e diano l’allarme. Si potrebbero così contrastare le possibilmente fatali disattenzioni umane. Per quanto riguarda le forze dell’ordine nello specifico, l’Avvocato Claudia Taccani, responsabile dello Sportello Legale OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), mi spiega che se il fenomeno è così diffuso, sarebbe bene che fosse lo stesso Ministero a emettere una circolare specifica, per vietare agli agenti questa pericolosa pratica.

Anche chi non è direttamente coinvolto, però, può agire per evitare che un animale perda inutilmente la vita in un’auto lasciata al sole. L’Avvocato Taccani spiega in questo articolo come comportarsi quando ci si imbatte in un animale chiuso in un’auto. La prima cosa è certamente contattare la polizia locale, perché intervenga immediatamente per liberare l’animale intrappolato. È consigliabile anche informare già al telefono le forze dell’ordine delle condizioni di salute del cane, o altri animali, in modo che possa intervenire prontamente un veterinario, se necessario. Infine, L’Avv. Taccani specifica che è possibile anche danneggiare l’auto se questo serve a liberare un animale in pericolo. Il reato di danneggiamento semplice, infatti, è stato depenalizzato. Inoltre, il soccorritore, se il danneggiamento è avvenuto in presenza di testimoni, “può esonerarsi dalla richiesta di risarcimento del danno in caso di rottura del finestrino”.

In che modo la legge protegge gli animali dalle distrazioni dell’uomo?

Ho contattato via mail l’Avvocato Claudia Taccani, responsabile dello Sportello Legale OIPA, per chiederle dei chiarimenti sulla legislazione in merito all’evento di cronca sopra citato. L’Avvocato mi spiega che non esiste una normativa europea in merito, e dunque spetta agli Stati Membri legiferare a livello nazionale. E per quanto riguarda l’Italia? In Italia abbandonare un animale in auto può essere un reato ai sensi del codice penale. Inoltre, spesso è anche vietato da regolamenti comunali, come chiarisce l’Avv. Taccani. Claudia Taccani approfondisce questo argomento in un articolo pubblicato sul sito dell’OIPA. Prima di tutto, come si legge nell’articolo, è bene chiarire che “il trasporto di un animale da compagnia è disciplinato dal Codice della Strada”.

Tenere in auto gli animali da soli, anche se per poco tempo, è vietato per legge. “Molti regolamenti per la tutela ed il benessere degli animali prevedono, infatti, il divieto di relativa detenzione all’interno del veicolo come, per esempio, il regolamento della città di Roma, il cui articolo n. 8 sul ‘Maltrattamento di animali’, prevede che ‘è vietato lasciare animali chiusi in qualsiasi autoveicolo e/o rimorchio o altro mezzo di contenzione al sole dal mese di aprile al mese di ottobre compreso di ogni anno; è altresì vietato lasciare soli animali chiusi, in autoveicoli e/o rimorchi permanentemente anche se all’ombra e con i finestrini aperti. È altresì vietato trasportare animali in carelli chiusi’.” Infine, diversi precedenti giuridici confermano che “tenere un cane o comunque un animale dentro un veicolo fermo, in un periodo caldo, può anche configurare una responsabilità penale per detenzione incompatibile e produttiva di gravi sofferenze.”

 

Di A.C.

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