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Multa di tremila euro, impiegava lavoratore in nero

Caporalato, imprenditore agricolo del Saluzzese è stato sanzionato con una multa di tremila euro per essersi servito di un lavoratore senza regolare contratto.

Continua la stregua lotta dei Carabinieri per combattere il fenomeno del caporalato in Italia. L’ultimo successo anti-caporalato si è registrato nel cuneese, più precisamente nel comune di Saluzzo. Lì un imprenditore agricolo aveva assunto un lavoratore senza regolare contratto di lavoro. La multa scattata per aver impiegato un operaio in nero è di tremila euro. L’illecita condizione di lavoro è stata scoperta dai Carabinieri nel corso di un’ispezione, nell’ambito della battaglia al caporalato.

Il bracciante che lavorava in nero era un cittadino di origini africane, munito di un regolare permesso di soggiorno ma privo di un contratto di lavoro. Quando le forze dell’ordine lo hanno interrogato sulla sua identità, il giovane ha risposto con gli estremi di un suo compagno bracciante, in quel momento assente. Per questo il lavoratore è stato denunciato per falsa attestazione a pubblico ufficiale e sostituzione di persona.

I controlli sono stati effettuati dai Carabinieri delle stazioni di Saluzzo, Revello, Costigliole e Verzuolo, in collaborazione con i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Cuneo. Nel complesso sono state ispezionate dieci aziende agricole, in cui sono stati scoperti oltre 80 lavoratori in nero, quasi tutti di origine africana, impiegati nella raccolta della frutta dai campi.

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