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Morta a Bari colpita da tettoia in metallo, due indagati

 

La Procura di Bari ha chiuso le indagini sulla morte della 53enne Giovanna Foggetti, morta il 14 maggio scorso dopo essere stata colpita da una struttura metallica, sradicata da un terrazzo in via Crispi a Bari a causa del forte vento. Nell’inchiesta, coordinata dal pm Marcello Quercia, sono indagati per omicidio colposo e violazioni urbanistiche ed edilizie, difesi dall’avvocato Massimo Roberto Chiusolo, i due proprietari dell’immobile sul cui solaio era stata realizzata la copertura, secondo l’accusa in maniera abusiva e non a norma.
La struttura in metallo, 11 metri di lunghezza per sei di profondità e del peso di 603 chili, sarebbe stata sollevata dal vento di burrasca con effetto vela, spinta per 25 metri scavalcando i terrazzi contigui, abbattendosi su alcune strutture e distruggendole – un comignolo, una antenna, un gazebo in legno – fino a schiantarsi sulla parete di un palazzo e poi sulla strada, colpendo in pieno la donna che era a piedi.
Gli accertamenti tecnici disposti dal magistrato, affidati a consulenti e alla Polizia, hanno confermato che la struttura, costruita nel dicembre 2019, non sarebbe stata realizzata in maniera adeguata, fissata nelle pareti con viti di soli 8 cm, senza un tecnico abilitato che seguisse progetto e lavori e affidandone l’esecuzione ad una ditta non identificata.
Quel giorno Giovanna Foggetti, che abitava a pochi isolati dal luogo in cui poi è morta, stava accompagnando l’anziano padre al vicino cimitero. Lei camminava circa un metro avanti a lui quando la struttura metallica l’ha travolta e uccisa.
Dopo la conclusione delle indagini, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per i due proprietari dell’immobile e si attende la fissazione dell’udienza preliminare.

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