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Morandi: nuova riunione

 

E’ stato organizzato un nuovo incontro stamani, al quale hanno partecipato tutte le imprese incaricate della demolizione: rappresentanti delle forze dell’ordine, della prefettura, della struttura commissariale del sindaco Bucci, di Asl e di Arpal.

Lo scopo era sbloccare la situazione di stallo in cui si sono ritrovati i lavori, a causa della rinvenuta di crisolito (materia da cui si estrae l’amianto) in alcune parti della struttura. Le percentuali sono basse, ma sufficienti per bloccare l’esplosione controllata che doveva tener luogo lo scorso sabato 9 marzo.

Il problema consiste nella dispersione delle polveri: Omini, Fagioli, Ireos e Iper Progetti, d’accorco con la Siag di Danilo Coppe, avevano elaborato un piano secondo il quale si sarebbe proceduto con l’irrigazione della pila e delle macerie. Tuttavia le soluzioni  non sono state ritenute sufficienti.

La nuova proposta includerebbe un aumento di cannoni ad acqua e protezioni più massicce, ma il Sindaco Bucci potrebbe ritrovarsi costretto ad optare per lo smontaggio meccanico: un procedimento più lento, ma sicuramente più sicuro per quanto riguarda la dispersione di polveri.

L’obiettivo del Sindaco di Genova è partire con i lavori di ricostruzione in data 31 marzo:  tuttavia finché la fase di demolizione non riprenderà un ritmo più sostenuto, non si prospetta la possibilità di riuscire a mantenere le scadenze stabilite precedentemente.

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