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Montevarchi, tre fermati per rissa, resistenza e furto aggravato

Tra i fermati anche una donna

I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, in via Cennano a Montevarchi, hanno tratto in arresto tre persone, tra le quali una donna. I reati contestati, a vario titolo, vanno dalla rissa, alla resistenza, danneggiamento, oltraggio e furto aggravato. Nel transitare presso il centro di Montevarchi nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, la pattuglia del Comando Stazione di Montevarchi è stata fermata da alcuni giovani che segnalavano una rissa in corso: immediatamente scesi per accertarsi della situazione, i militari si sono confrontati con uno scenario nel quale due persone, una donna italiana di 37 anni ed il suo compagno, dominicano 26enne, accusavano una terza persona, un 37enne nigeriano cittadino italiano, di avergli strappato di mano 50 euro, per motivazioni al momento sconosciute; i tre si sono affrontati anche di fronte ai militari, l’accusato di furto che ripetutamente ha colpito a testate il compagno della donna, fratturandogli il setto nasale e procurando lesioni giudicate guaribili in 14 giorni; di contro, la coppia, armata con una bottiglia di vetro, ha cercato di colpire il terzo uomo, di origini nigeriane, non riuscendovi per la frapposizione dei militari. Per fortuna in zona transitava una pattuglia della Guardia di Finanza della Compagnia di San Giovanni Valdarno, impegnata in servizio di pattuglia 117; i militari, visti i colleghi dei Carabinieri impegnati nell’intervento ed in inferiorità numerica, si sono subito prestati a dare man forte al personale dell’Arma. Per tutti si è proceduto all’arresto per resistenza e rissa, mentre per il giovane che è stato trovato con in mano i 50 euro strappati agli altri, si è proceduto anche per furto, minaccia ed oltraggio, in quanto in tutte le operazioni ha mantenuto un atteggiamento aggressivo e provocatorio nei confronti dei militari. La pattuglia del nucleo operativo e radiomobile, giunta in supporto per fornire ausilio ai Carabinieri ed ai finanzieri, ha prelevato il nigeriano che tra i tre era quello più esagitato: nonostante ammanettato, nel corso del trasporto presso la Caserma di San Giovanni ha colpito lo sportello posteriore con numerosi calci, piegandolo e rompendo il plexiglass di sicurezza; i militari hanno pertanto utilizzato lo spray al peperoncino, per mettere il soggetto in condizioni di non nuocere. Per il nigeriano si sono aperte le porte del carcere, mentre per la coppia si volgerà il processo con rito direttissimo.

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