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Mistero a Roma: cadavere in decomposizione sulle sponde del Tevere

Corpo avvistato a Nazzano, piccolo centro in provincia di Roma

 

Un cadavere è stato trovato nel fiume Tevere, a Nazzano, tre giorni fa. Mistero sull’identità dell’uomo, recuperato ieri dal nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Roma. Le operazioni erano state sospese la sera precedente a causa del buio e della corrente molto forte, che impedivano l’avvicinamento al luogo dove era stato avvistato il cadavere. Il corpo si trovava in una zona nascosta della sponda del Tevere  e sono stati impiegati un battello della Riserva e due gommoni. Alle operazioni hanno partecipato i carabinieri di Torrita Tiberina, della compagnia di Monterotondo e del nucleo operativo della città Sabina.

Il recupero è durato più di un’ora e mezza e sul posto è giunto il medico necroscopo della Asl che ha accertato il decesso. Il cadavere, in evidente stato di decomposizione, è stato anche attaccato da qualche animale. L’autopsia, eseguita ieri pomeriggio, non ha ancora dato risultati. L’unica cosa certa è che il decesso risale ad almeno due mesi fa. Infatti i guardiaparco della Riserva, che hanno notato il corpo, non passavano da quelle parti da almeno un paio di mesi. Il corpo si è presentato soltanto con le mutande, e il resto degli indumenti era sparso nei pressi del luogo del ritrovamento. Le indagine per stabilire l’identità della vittima sono state avviate e i carabinieri hanno prelevato il dna e preso le impronte digitali per confrontarle con i dati di qualche scomparso.

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