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Milano- sequestrato campo rom in via bonfadini per traffico illecito di rifiuti

L’intero campo rom di via Bonfadini 38, angolo via Zama, sequestrato; le costruzioni (una ventina di baracche di legno e otto manufatti), tutte abusive, abbattute. Il campo, secondo gli investigatori della polizia locale, coordinati dalla responsabile della direzione distrettuale antimafia Alessandra Dolci e dai pm Francesco De Tommasi e Sara Ombra, era un vero e proprio epicentro di un traffico illecito di rifiuti organizzato, continuato nel tempo ed effettuato anche con metodi estorsivi, che fruttava (in ferro) qualcosa come un milione di euro all’anno di “fatturato”.

Sono 33 le persone arrestate martedì mattina all’alba, tra cui alcuni abitanti del campo e diversi imprenditori che utilizzavano il “sistema Bonfadini” per smaltire illegalmente rifiuti. 71 le persone indagate. L’operazione, denomianta “Rifiuti preziosi”, è stata avviata nell’estate del 2020 dagli agenti di polizia locale di Milano, guidati dal comandante Marco Ciacci, nell’ambito del “progetto ambiente”, per il contrasto all’abbandono di rifiuti. La situazione del campo di via Bonfadini era risultata subito critica: all’esterno vi si riversavano 200 mila chili di scarti all’anno e l’Amsa era costretta a ripulire la strada fino a tre volte alla settimana, con un costo per la collettività di oltre 100 mila euro all’anno.

Le telecamere montate appositamente nei pressi del campo hanno permesso di osservare un via vai sostenuto e continuato di mezzi che entravano pieni e uscivano vuoti, ma anche viceversa. Alcuni imprenditori, soprattutto del settore edile e dello sgombero, portavano sistematicamente i rifiuti alla famiglia che gestiva il traffico, scaricandoli all’interno del campo. I malviventi separavano il ferro da altro materiale e portavano quest’ultimo all’esterno, abbandonandolo nei pressi della strada. Altri imprenditori, infine, acquistavano il ferro e lo portavano via. Ai margini della strada venivano lasciati anche materiali pericolosi come amianto, prodotti elettronici e materiale di lavorazione provenienti da cantieri. Infine, nel campo si spacciava sistematicamente cocaina.

 
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