A dichiararlo: Maria Teresa Baldini di Fuxia People.
La consigliera della Regione Lombardia interviene sul capitolo vaccini, alla luce delle nuove norme in vigore dallo scorso luglio.
Le dichiarazioni rilasciate al riguardo
“La scuola è iniziata ma sono ancora troppi i bimbi non vaccinati: la politica è responsabile di tutto questo”. Così ha esordito Maria Teresa Baldini, spiegando che la Regione sarà costretta a sollecitare numerose famiglie per l’alto tasso di bambini non vaccinati. “La politica intralcia sempre più il ruolo dei sanitari – ha spiegato la Baldini – e adesso le famiglie ne pagano le conseguenze. Infatti sta crescendo il numero degli inadempienti, soprattutto stranieri, e si arriverà a migliaia di alunni non vaccinati in classe. È una questione di rispetto dei ruoli e delle identità. È la scienza che doveva dettare regole in questo senso, e non la politica. Errori fatti da chi si vuole arrogare la possibilità di esplorare materie sconosciute, i quali ricadono sulle scuole e sui bambini, con conseguenze non da poco sul fronte sanitario. Ma di questo – ha concluso il medico – la politica prima o poi dovrà assumersi la responsabilità.”
Maria Teresa Baldini
Queste le dure parole della consigliera che è anche un medico specializzato in chirurgia. La Baldini fu eletta nel giugno 2014 con la lista Maroni. Poi decise di lasciare il gruppo per confluire nel gruppo “misto”, rivendicando però la allora neonata sigla “Popolari per l’Italia”. Nel marzo 2015 un altro addio, con la richiesta all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale di un secondo cambio di nome: “Gruppo Misto – Fuxia People”. Un nome caro alla Baldini, dal momento che nel 2012 si candidò a sindaco di Forte dei Marmi con una lista civica chiamata proprio così. In quella occasione spiegò alla stampa locale che il fuxia era un colore che piaceva molto alle donne. Ciò però non la portò in consiglio comunale. Poi l’approdo al Pirellone, facendosi notare anche per alcune dichiarazioni forti. Dall’idea di rinchiudere i rom dentro caserme dismesse, alla teoria in base a cui la trascuratezza delle donne a Milano sarebbe stata imputabile alla loro paura di essere aggredite.