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Milano, cultura: nasce la rivista letteraria “il Maradagàl”

Edita da Marco Saya, sarà presentata lunedì 18/9 a Palazzo Sormani.

Un nuovo arrivato nel panorama culturale italiano e precisamente milanese: la nuova rivista di letteratura pubblicata da Marco Saya Edizioni, “il Maradagàl”. Il pensiero va a Gadda, a “La Cognizione del dolore”, a quel romanzo incompiuto del 1963, uscito parzialmente proprio su una rivista (Letteratura). In esso “Maradagàl” è il nome di uno stato sudamericano immaginario, appena uscito da una guerra, che invece dice molto della Brianza degli anni del Ventennio. Si tratta di un quadrimestrale cartaceo illustrato la cui direzione è affidata a Sara Calderoni. Tra i componenti del Comitato di redazione ci sono Antonino Bondì, Nanni Delbecchi, Fabrizio Elefante, Franz Krauspenhaar, Flavio Santi. A Cristina Mesturini è affidata invece la direzione artistica della rivista. 

Il solco letterario

La storia letteraria italiana è stata caratterizzata da un coacervo di tendenze, correnti, dibattiti, esigenze di confronto, ma anche da scontri tra letteratura “ufficiale” (D’Annunzio e Pascoli) e veri e propri dissidenti (Gozzano, Govoni, Palazzeschi). Il genere della rivista letteraria è stato nel XX secolo il naturale campo di espressione delle tendenze artistiche e letterarie. Si pensi a riviste come “La voce” (Firenze, 1908 fondata e diretta da Prezzolini, poi da Papini e da De Robertis) e “La Ronda” (Roma,1919 fondata e diretta da un gruppo di intellettuali vociani, tra cui V. Cardarelli). Si pensi alla rivista “Letteratura” (Firenze, 1937) a cui collaborò anche Gadda.

“il Maradagàl”

La nuova rivista letteraria milanese, pubblicata da Marco Saya, va ad inserirsi in questo solco letterario della rivista culturale italiana in cui il dibattito, il confronto, l’analisi di nuove possibilità di espressione hanno trovato accoglienza. L’elemento cardine è rappresentato dalla volontà di un rilancio del dibattito culturale. Ciò significa anche valorizzazione di una letteratura consapevole dei propri strumenti, prendendo in esame i cambiamenti epocali dell’editoria, tra ragioni letterarie e ragioni di mercato. Una rivista che apra al dialogo tra differenti discipline artistiche, tenendo come punti fermi la letteratura e la critica, che registri, oltre ai cliché narrativi più diffusi, le voci originali meno convenzionali.

Un humus per favorire un rapporto effervescente tra editori, critici e autori

“il Maradagàl” vuole essere un humus favorevole alla nascita di un rapporto effervescente tra editoria, critica e autori, rilanciando l’interazione tra letteratura, istituzioni e giornali. Una sfida, quella della rivista milanese, che prevede un lettore ideale, consapevole dell’oggetto “letteratura” e capace di inserirsi attivamente nel dibattito delle idee. “Maradagàl: il paese delle lettere. In perenne stato di belligeranza con gli eserciti dell’insensato, lontano
da visioni progressiste o passatiste, abitato piuttosto da un certo anacronismo, dove si smagliano ‘nella compattezza del tessuto, i caritatevoli strappi della eccezione’ (Gadda)” – è questo il succo del progetto, come dichiarato dal Direttore, Sara Calderoni.

Le sezioni della rivista

Tra le sezioni che la compongono c’è una sezione di “Critica”, intesa eminentemente come Kulturkritik. In essa troverà posto un
diverso tema ad ogni numero per un dibattito a più voci. La sezione “Scritture” prevede una selezione di racconti di scrittori italiani contemporanei tra tradizione e sperimentazione. La sezione “Territori”: una serie di rubriche che spaziano da autori del Novecento a testi inediti di poesia contemporanea, passando per mini saggi narrativi su vizi e virtù della cultura e per le arti visive.

Come nel passato, uno sguardo alla letteratura internazionale

Proprio come fecero alcune riviste del Novecento, “il Maradagàl” apre uno spazio alla letteratura internazionale, attraverso la proposta di testi non ancora tradotti in Italia. Il fine è quello di ritrovare un criterio di valore apprezzabile nella contemporanea Babele di linguaggi.

Il tema del primo numero: “La critica fra letteratura e editoria”

Una riflessione su due ambiti spesso pensati inscindibili e che tuttavia presentano una conflittualità costante. Nello specifico si analizza il contrasto tra testo e paratesto, tra contenuto e stile del libro e gli aspetti pubblici e sociali che riguardano il libro, indipendentemente dal suo contenuto. Si analizzano le parti: da una, l’editoria che mira alla serializzazione e dall’altra, la letteratura che si pone in continua sperimentazione.

La presentazione

La rivista uscirà lunedì 18 settembre e verrà presentata a Milano presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani alle ore 18. Interverranno all’incontro Sara Calderoni, Nanni Delbecchi, Fabrizio Elefante, Franz Krauspenhaar, Cristina Mesturini, Flavio Santi. Ospite dell’evento, Mario Baudino che ha collaborato anche al primo numero. Altri collaboratori: Antonino Bondì, Sara Calderoni, Nanni Delbecchi, Fabrizio Elefante, Paolo Febbraro, Franz Krauspenhaar, Filippo La Porta. Ulteriori collaboratori: Raffaele Manica, Daniela Marcheschi, Cristina Mesturini, Sandra Petrignani, Luca Ricci, Flavio Santi, Alessandro Zaccuri. Alle immagini: Cristina Mesturini, Tullio Pericoli, Svetlana Rumak, Guido Scarabottolo, Antonello Silverini.

 

 

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