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Migranti: prefetto Zappalorto prosciolto per vicenda Cara

 

Il Gip del Tribunale di Gorizia ha prosciolto l’allora prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto e la vice Gloria Allegretto dalle accuse legate alla gestione di centri per immigrati al Cara di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), fatti risalenti a cinque anni fa. Lo riporta il quotidiano Messaggero Veneto in un articolo pubblicato questa mattina.

Zappalorto, oggi prefetto di Venezia (Allegretto è vicaria alla prefettura di Udine), tra il 2014 e il 2015 si era occupato della vicenda sostituendo con un consorzio locale la Coop siciliana che gestiva varie attività dei due centri, ed era stato accusato di vari reati tra i quali associazione per delinquere e turbativa d’asta dalla Procura di Gorizia.
Il Messaggero Veneto ricorda che, dopo mesi di indagini, la difesa di Zappalorto aveva chiesto, e ottenuto, che la Procura generale di Trieste avocasse a sé l’inchiesta.
Il sostituto procuratore generale della Corte d’appello di Trieste Carlo Maria Zampi, che ha proseguito la vicenda dal punto di vista giudiziario, ha dunque di recente formulato al Gip di Gorizia, Flavia Mangiante, l’archiviazione del caso.
Richiesta che è stata accolta ieri.
Zappalorto, che dopo Gorizia e prima di Venezia è stato prefetto a Udine, ha ringraziato il ministro dell’Interno per la fiducia, e ha raccontato al quotidiano le difficoltà, anche psicologiche, affrontate in questi anni: “Non avevo più il coraggio di stringere la mano a un ministro o al Capo dello Stato” per le varie accuse che gli erano state contestate.
Positivo al Covid, è stato ricoverato di recente in terapia intensiva ed è stato dimesso pochi giorni fa.

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