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Mario Adinolfi contro i rivoluzionari di Valle Giulia

Mario Adinolfi è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, paragonando i rivoluzionari di Valle Giulia ai bulli di Lucca.

Prima di parlare dei recenti episodi di bullismo ai danni di un professore, Adinolfi si è soffermato sulle recenti elezioni in Molise.

“I Cinque Stelle passano dal 44 al 31%. Il centrodestra, che noi sostenevamo, candida un commercialista sconosciuto e vince. Il PD tracolla. Noi come Popolo della Famiglia nel derby dei piccoli abbiamo scavalcato CasaPound. Il dato politico è che considerando che tra 6 giorni ci sarà la trionfale elezione di Fedriga in Friuli è irrealizzabile che Di Maio possa pretendere di fare il Capo del Governo. Sarebbe sensato, in questo contesto, far provare Salvini.

Col risultato molisano sparisce la leadership di Di Maio. Questa giornata ha una portata storico. Di Maio ha perso consensi perché gli elettori gli attribuiscono una dimensione sterile. Mattarella deve tener conto del voto dei cittadini italiani. La Lega sta diventando una forza egemone nel centro destra, anche in Molise affianca Forza Italia”.

 

Poi si è espresso sugli episodi di bullismo:”Il tema dell’autorità è molto serio. Se tu continui a picconare, a cancellare Dio, a picconare l’autorità paterna, a femminilizzarla, a chiamare al consumo della droga legale, a dire che Maria è la droga di J Ax, rovinando anche la figura materna, tutto è permesso. Se Dio non esiste, tutto è permesso. Andasse J Ax a chiedere ai bulli di non bullizzare, vediamo dove lo mandano a stendere. A 47 anni dovrebbe smetterla di dare l’immagine del ragazzino che si fa le canne. Il termine autorità non può essere una parolaccia.

Altrimenti un ragazzo assume le conseguenze di quella lezione. In nome di cosa un ragazzo non deve andare col casco integrale a dare una capocciata al docente? Quelli del 68 che andavano per strada non riconoscendo il termine dell’autorità vengono idolatrati oggi, mentre quel poveraccio deve rimanere bocciato. Qual è la differenza? Perché chi tirava i sassi a Valle Giulia è un rivoluzionario e il bullo di Lucca è un cretino? Sono tutti figli di Michele Serra. Non a caso Michele Serra quando scrive i fondi scrive che quelli sono brutti, poi fa gli sdraiati”.

 

 

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