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Marche, consegnato il ‘Picchio d’oro’ all’astrofisica Marica Branchesi

Il premio viene assegnato ai marchigiani che si sono distinti con la loro attività umana e professionale in Italia o all’estero

Questa mattina la seduta del Consiglio regionale delle Marche si è aperta con la consegna del “Picchio d’oro”, massimo riconoscimento della Regione Marche alle personalità che si sono distinte nei diversi campi di attività. A ricevere il premio Marica Branchesi, l’astrofisica originaria di Urbino che ha compiuto scoperte determinanti sulle onde gravitazionali e annoverata tra le 100 personalità più influenti al mondo.

«Un onore e un piacere premiare oggi Marica Branchesi, scelta doverosa da parte della Regione perché significa anche riflettere sul ruolo della Scienza. Raramente le Marche vengono accostate a questo tema e invece oggi, con questo riconoscimento, ne condensiamo il valore e arricchiamo la nostra regione con uno sguardo su una realtà diversa, con la consapevolezza di essere anche uno scrigno di saperi e conoscenze», ha affermato il presidente Luca Ceriscioli nel suo intervento.

«Aprire lo sguardo, allargare la visione ci fa scoprire una dimensione importante del nostro essere e se ci rapportiamo al nostro tempo, le scoperte fatte da Marica Branchesi sono paragonabili all’impresa di Colombo: allargare lo spazio e i confini del mondo, rendere l’universo conoscibile. L’orgoglio di essere marchigiani sta anche nel sistema regionale di Alta Formazione che forma giovani talenti in moltissimi settori, un sistema su cui investiamo e su cui crediamo molto perché siamo convinti che la competenza sia essenziale per vincere le sfide del futuro», ha aggiunto Ceriscioli. «Un contributo straordinario dunque dagli scienziati marchigiani alla conoscenza e all’informazione e uno strumento per farci capire quanta bellezza detiene l’universo. Scienza insieme a Bellezza, diventano allora un nuovo simbolo delle Marche e ci fanno ben sperare».

“In un momento in cui si ha paura della diversità, la scienza ne fa invece tesoro e ricchezza”

Marica Branchesi si è detta molto emozionata di essere di nuovo nella propria regione a ricevere il premio: «Abbiamo scoperto ciò che prima era invisibile e ora possiamo capire meglio l’universo e la vita. Nella scienza si lavora insieme, scienziati e scienziate ed ha trionfato la diversità. In un momento in cui si ha paura della diversità, la scienza ne fa invece tesoro e ricchezza».

Nella medesima occasione è stata consegnata anche una targa al professore Eugenio Coccia, rettore del Gran Sasso Science Institute (Centro di studi avanzati dell’Infn), fisico sperimentale, che opera e ricerca nel campo della fisica astroparticellare, in particolare sullo studio delle onde gravitazionali.

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