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Manutenzione della città, Aster non ce la fa, arrivano i privati

 

Un cartello è caduto? Il marciapiedi è in pessime condizioni, nella scuola si è rotto un rubinetto o c’è da rimettere a posto la recinzione di un’aiuola? La possibilità di intervenire per risolvere i piccoli problemi sarà più rapida, diretta e snella con il modello di servizio “global service”. Il Comune decide di esternalizzare una certa tipologia di interventi, manutenzioni ordinarie e di pronto intervento. Il sindaco Marco Bucci trova così la quadra nel difficile rapporto con i Municipi, che lo accusano di non riuscire a intervenire per la manutenzione dopo il taglio di 400 mila euro alle risorse straordinarie, un segnale che era stato interpretato come un tentativo di ridurre a zero il potere decisionale degli organi istituzionali più vicini al territorio e ai cittadini, per accentrare tutto il potere. Dopo il documento di protesta che gli era stato inviato dai municipi al termine di una riunione “carbonara”, il primo cittadino ha convocato i presidenti (prima quelli della sua linea politica, poi gli altri) per stabilire una volta per tutte quali sono i compiti e il ruolo che la maggioranza vuole dare ai cosiddetti mini- comuni che erogano i servizi nei quartieri. Ne è uscito fuori un progetto condiviso, che accontenta tutti. “L’idea del global service l’avevo buttata sul tavolo a dicembre – interviene Massimo Ferrante, presidente della Bassa Val Bisagno – perché quando ero nella commissione lavori pubblici in provincia era stato un successo. Penso che questa sia la strada giusta da seguire perché noi, intendo i municipi, abbiamo bisogno di poter intervenire in tempo reale e non possiamo affidarci ad Aster, magari senza avere la sicurezza dell’intervento”. Ma a questo punto, che ruolo avrà in futuro la partecipata? Come diceva il senatore Andreotti, “ a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, ma è chiaro che si ridimensiona al ribasso, perché si occuperà solo dei lavori inseriti nel piano triennale e in conto capitale. Per attivare il sistema global, già adottato da Arte, quindi dalla Regione, saranno necessari bandi e gare per assegnare i servizi. «La catena di comando ora è più diretta – interviene il presidente del municipio Centro Est, Andrea Carratù – perché quando ci sarà un problema, basterà chiamare la ditta e non affrontare la solita, lunga e stressante trafila per attivare Aster, senza neppure sapere quando interverrà perché magari le squadre sono tutte impegnate o sei lavori sono extra contratto di servizio » . Carratù aggiunge. « Abbiamo un certo budget, ma se devo intervenire in una scuola – sottolinea e finisco i soldi, devo essere in condizione di poter continuare i lavori senza dover bussare alla porta di Tursi. Con il global service avviamo anche una procedura che risolverà in tempi brevi i piccoli problemi”. Servizio, “fattura” al Comune ed è tutto risolto. «Diciamo che non dovremo più chiedere l’elemosina come abbiamo fatto in questi due anni…” , provoca Ferrante riferendosi all’insediamento della giunta Bucci. «Ci saranno squadre private di idraulici, giardinieri, elettricisti, operai che con una chiamata interverranno come si fa per il pronto intervento – prosegue Carratù –. Verrà potenziata l’area tecnica per coordinare gli interventi, ma sopratutto quando avrò, per esempio, un problema in una scuola come un rubinetto rotto, basterà chiamare e verrà risolto. È chiaro che le risorse non saranno infinite, ma in questo modo non saremo più assillati dalla necessità di far quadrare i conti o di rimandarlo. Se un intervento va fatto, si fa. Stop”.

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