Alcuni attivisti di Greenpeace hanno mostrato due grandi striscioni con la scritta “Stop trivelle”, “Ieri, oggi, sempre”, vicino alla piattaforma Fratello Cluster.

Degli attivisti di Greenpeace si sono posizionati nei pressi della piattaforma Fratello Cluster, poco a nord di Pescara, entro le 12 miglia marine dalla costa. Lì, gli attivisti hanno aperto due grandi manifesti che mostravano la scritta “Stop trivelle”, “Ieri, oggi, sempre”. La protesta era volta a ricordare il “referendum sulle trivelle” del 17 aprile 2016, a cui presero parte quasi 16 milioni italiani. Dei 15 milioni e 800mila votanti, l’86% dei voti validi scelse il “SI”.

“La protesta di oggi non è una commemorazione, ma un deciso monito al governo che verrà, di qualunque segno esso sia: una larghissima parte dei cittadini italiani è contraria alle trivelle” ha detto Andrea Boraschi. Braschi è il responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace. “L’Italia dovrà cambiare presto strategia, tornando a investire sulle rinnovabili e smantellando presto le oltre cento piattaforme disseminate lungo i nostri mari, nella maggior parte dei casi improduttive ed esonerate persino da royalties e oneri fiscali”, ha aggiunto.