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Maltempo, rifiutata la richiesta per lo stato di emergenza in Lombardia

Il maltempo dello scorso agosto, secondo le stime, sarebbe costato più di 207 milioni di euro. Il governatore della Regione Fontana: “Decisione inaccettabile e incomprensibile”.

Non accolta la richiesta stato di emergenza per i danni causati dagli eccezionali fenomeni meteorologici che hanno colpito la Lombardia tra il 25 luglio e il 13 agosto di quest’anno: lo ha deciso la Presidenza del Consiglio dei ministri (Dipartimento centrale della Protezione civile), che ha respinto così al mittente la richiesta inoltrata da Regione Lombardia il 22 agosto scorso, dopo che le ultime trombe d’aria avevano flagellato quasi tutte le province lombarde. Secondo il Governo “gli eventi in argomento – si legge nella lettera firmata dal capo dipartimento Angelo Borrelli – non sono tali da giustificare l’adozione di misure che trascendono le capacità operative e finanziarie degli enti competenti in via ordinaria”. “I suddetti eventi, localizzati nel tempo e nello spazio – si legge ancora – non hanno richiesto l’adozione di misure di assistenza alla popolazione e di interventi urgenti non fronteggiabili a livello locale (…) benché abbiano generato comunque danni al patrimonio pubblico e privato, nonché alle attività economiche e produttive”.

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, bolla come “inaccettabile e incomprensibile” la decisione di non concedere lo stato d’emergenza richiesto dalla Lombardia per i danni causati dal maltempo a luglio e agosto. “E’ una decisione inaccettabile e incomprensibile – ha aggiunto – e ricordo che Regione Lombardia ha investito decine di milioni di euro per opere contro il dissesto idrogeologico. Senza l’aiuto del Governo anche un’amministrazione virtuosa come la nostra non può far fronte ai 207 milioni di danni che la Lombardia ha subito quest’estate”. I danni stimati attraverso la raccolta delle schede Rasda (che consente agli Enti locali di segnalare i danni alla Regione) ammontavano a oltre 207 milioni di euro, più altri 86 milioni relativi alle sole attività agricole. Brescia la provincia più colpita, con quasi 125 milioni di euro di danni segnalati, seguita da Bergamo (più di 26 milioni), Cremona (17 milioni) e Lodi (oltre 15 milioni).

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