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Mafia, operazione “Scrigno”: 25 arrestati tra boss e politici. Nei guai l’ex deputato Pd Paolo Ruggirello

Lo Voi: “Ruggirello avrebbe rappresentato il ponte tra la mafia e le istituzioni al punto di avere offerto somme di denaro per ottenere voti alle elezioni del 2017”

PALERMO – Maxi operazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Trapani che questa mattina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 25 esponenti della mafia e della politica trapanese. Gli arrestati sono accusati di associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione, danneggiamento.

Su richiesta dei pm della Dda di Palermo, in cella sono finiti oltre ai vertici del mandamento di Trapani (rappresentati dai fratelli Francesco e Pietro Virga, figli del boss ergastolano Vincenzo), esponenti di spicco della famiglia mafiosa di Paceco e della famiglia di Marsala. In manette anche due esponenti della politica locale: si tratta dell’ex deputato regionale del Pd Paolo Ruggirello, accusato di associazione mafiosa, e dell’ex assessore comunale di Trapani Ivana Inferrera, indagata per voto di scambio politico-mafioso.

L’operazione “Scrigno”, che ha assestato un duro colpo la processo di riorganizzazione della mafia di Trapani, ha impegnato oltre duecento carabinieri. L’indagine, coordinata dal procuratore capo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Gianluca De Leo e Claudio Camilleri, ha permesso, per la prima volta, di individuare l’articolazione di Cosa nostra di Favignana.

Le indagini

Stando alle indagini, la famiglia trapanese dei Virga aveva creato una nuova cellula sull’isola di Favignana. I fratelli Virga avrebbero preso le decisioni importanti della famiglia trapanese e avrebbero raccolto voti per Paolo Ruggirello, tre volte parlamentare regionale, nella scorsa legislatura anche deputato questore, in cambio di favori e soldi. Gli esponenti politici locali si offrivano ai mafiosi, proponendosi come loro punti di riferimento, arrivando, in alcuni casi, addirittura ad affidare loro la gestione, seppur parziale, della propria campagna elettorale.

Chi è Paolo Ruggirello e i legame con la mafie del trapanese

Trapanese, eletto all’Ars due volte, Ruggirello, 52 anni, è stato deputato questore. Si è candidato alle ultime elezioni politiche ma non ce l’ha fatta. L’indagine della Dda di Palermo riguarda in totale 33 persone e il lavoro degli investigatori ha ricostruito gli interessi sia dell’ex deputato all’Ars, ma tra le informazioni raccolte ci sono anche i nomi di altri politici. A partire dai legami di Ruggirello con Lillo Giambalvo, il consigliere comunale di Castelvetrano prima arrestato nell’operazione Eden, poi scarcerato e assolto dall’accusa di mafia ma adesso sotto processo per estorsione. Ruggirello ne fu lo sponsor politico. Giambalvo non era un consigliere qualsiasi: fu intercettato, infatti, mentre esprimeva la sua ammirazione per Matteo Messina Denaro; il suo caso fece scalpore e mosse un movimento che nel marzo 2016 portò un gran numero di consiglieri – 27 su 30 – a dimettersi e al conseguente scioglimento nonché commissariamento del consiglio comunale. Spicca anche il nome di Bice Ruggirello, sorella del politico, candidata alle elezioni politiche del 2013 con Mir (Movimenti Italiani in Rivoluzione). C’e’ un intercettazione in cui un politico di Castelvetrano dice a Giambalvo di farsi dare “mille euro” dalla donna.

Tra gli arrestati Ivana Inferrera, 56 anni, ex assessore del Comune di Trapani. E tra gli indagati un collaboratore di Ruggirello.

La nuova frontiera economica e politica della mafia trapanese era sull’isola di Favignana. La cellula isolana si sarebbe occupata anche del sostegno elettorale di un consigliere comunale.

Le motivazioni del Gip

Paolo Ruggirello, l’ex deputato regionale del Pd arrestato all’alba di oggi dai Carabinieri di Trapani, secondo gli inquirenti avrebbe “preso parte a Cosa Nostra, quale politico destinatario delle preferenze elettorali fatte confluire da esponenti dell’associazione nel corso di varie consultazioni elettorali”, fornendo “un concreto e specifico contributo per garantire gli interessi del sodalizio mafioso, cui metteva a disposizione – per il tramite di singoli affiliati, con i quali intratteneva rapporti continuativi ed ai quali si rivolgeva anche per questioni personali – l’influenza e il potere derivanti anche dalla sua posizione di deputato regionale dell’Assemblea Regionale Siciliana”. Ne è convinto il gip del Tribunale di Trapani che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare.

Le intercettazioni dei boss

“Mi sto giocando tutte le carte per questi politici, vedi che mi devi dare una mano ah! Una mano buona!…… Dobbiamo raccogliere voti… tu… lo sai che se le cose vanno bene a me… vanno bene a tutti, mi pare che e’ stato sempre cosi’ qua…”. Cosi’ il boss trapanese Pietro Virga spiegava agli amici perché era fondamentale garantire l’appoggio elettorale ai suoi candidati. “Deve salire a dritta il marito è uno che ha amicizie forti là a Roma. E se noi arriviamo a questa a portarla là, qualche cosa possiamo concludere è giusto?”, diceva Virga riferendosi a un’altra candidata, Ivana Inferrera, dell’Udc anche lei arrestata. “A tutti questi gia’ quando gli da 50 euro, 20 euro per fare la spesa…”, spiegava.

Le elezioni finite sotto inchiesta sono le Comunali di Trapani ed Erice del 2016 dove la mafia avrebbe sostenuto Vito Mammina e la figlia Simona, e le regionali e politiche.

Alle regionali Cosa nostra trapanese si sarebbe spesa, in cambio di soldi, per la Inferrera e per Ruggirello, candidato nella lista del PD per Micari, mentre per le politiche il solo candidato era Ruggirello.

L’elenco degli arrestati

Questo l’elenco dei 25 arrestati nell’operazione “Scrigno” dei carabinieri coordinati dalla Dda di Palermo, per i quali è stato disposto il carcere: l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello, 53enne, di Trapani; i boss di Trapani Francesco e Pietro Virga, di 46 e 49 anni, di Erice; Diego Angileri, 82 anni, di Marsala; Salvatore Angileri, 47 anni, di Marsala; Biagio Biagio, marsalese di 52 anni; Antonino Buzzitta, 77 anni, di Erice; Pietro Cusenza, 57 anni, di Erice; Antonino D’Aguanno, 55 anni, di Erice; Vito D’Angelo, 71enne di Ravanusa; Vincenzo Ferrara, 54enne di Marsala; Vito Gucciardi, 59 anni, di Vita; Stelica Jacob, 34 anni, della Romania; l’ex assessore comunale di Trapani Ivana Anna Maria Inferrera, 56 anni, di Trapani; Domenico La Russa, 69 anni, di Trapani; Mario Letizia, 49enne di Paceco; l’ex consigliere comunale di Erice Giovanni Maltese, 64enne di Trapani; Michele Martines, 50enne di Erice; Franco Orlando, 63enne di Trapani; Francesco Paolo Peralta, trapanese di 54 anni; Giuseppe Piccione, marsalese di 47 anni; Francesco Salvatore Russo, 41enne di Erice; Leonardo Russo, 58enne di Paceco; Carmelo Salerno, 59enne di Paceco; Filippo Tosto, 48enne di Buseto Palizzolo.

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