Un insegnate di equitazione è stato radiato perché abusava delle allieve minorenni.

Un insegnante di equitazione è stato radiato perché accusato di pedofilia. Il fatto è avvenuto a Verona. L’uomo aveva iniziato una relazione con una delle sue allieve che, all’epoca, aveva appena 15 anni.

Il pm Valeria Ardito lo accusa di aver “compiuto atti sessuali sull’allieva minorenne abusando del proprio ruolo e della propria qualifica di istruttore federale; in specie, le trasmetteva gif pornografiche, la baciava sulla bocca, le toccava seno e parti intime…e aveva con la stessa rapporti sessuali completi”.

Per il Tribunale federale, composto dal presidente Lina Musumarra e dai colleghi Anna Cusimano e Paolo Clarizia, si tratta di una violazione degli articoli 1 e 2 del Codice di comportamento sportivo.

All’epoca dei fatti, l’uomo insegnava in un maneggio a Verona e, stando all’accusa, “indossava sempre la divisa per catturare l’attenzione delle ragazzine”.

È stato il Cavallo Rosa a presentare per la prima volta un esposto nei suoi confronti.

Una volta in tribunale, l’uomo ha negato ogni cosa. Inoltre, nel 2019 scrisse che “non vi sarebbe stata agli atti alcuna evidenza di rapporti sessuali tra il deferito”. Insinuando inoltre che le accuse a suo carico fossero semplicemente il frutto di maldicenze.

Secondo l’ex insegnante, lui avrebbe respinto le avances di una delle sue allieve. Peccato che, durante un convegno sulla violenza sulle donne, una delle sue vittime lo abbia descritto come: “un mostro che si è servito del suo ruolo seminando dolore, manipolando famiglie e allontanando le ragazzine dal loro mondo innocente. Ma da queste esperienze si esce a testa alta, riprendendo le redini della propria vita pulita e onesta”.