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Lupi in VdA, Chatrian: “Mai sottovalutato problema. Pronto disegno di legge”

Assessore Chatrian: “Vogliamo sostenere e proteggere allevatori ma dobbiamo anche rispettare e tutelare biodiversità”

AOSTA – L’emergenza lupi tiene con il fiato sul collo la regione della Valle d’Aosta e agita gli allevatori sul territorio. L’Assessore all’Ambiente, Risorse naturali e Corpo forestale della Valle d’Aosta Albert Chatrian ha fatto il punto sule azioni realizzate in questi mesi dall’amministrazione per far fronte alla presenza del lupo e a normare misure di prevenzione e di sostegno per gli allevatori danneggiati.

«Non abbiamo mai sottovalutato la questione – ha ribadito Chatrian – e non ci siamo mai sottratti al dibattito su un argomento che è al centro dell’attenzione in tutto l’arco alpino. Nel ribadire l’impegno che questo Governo si è assunto sulla questione, ci tengo inoltre a garantire che il Corpo forestale è attivo e risponde a chiamate e segnalazioni e che il mondo agricolo non è lasciato solo. Sulla questione lupo stiamo cercando di mettere in relazione due aspetti profondamente diversi, che devono tenere entrambi in considerazione che abbiamo a che fare con una specie protetta. Se da un lato vogliamo andare incontro alle esigenze degli allevatori, alla loro sicurezza e, più in generale, a quella di tutti coloro che frequentano la montagna, dall’altro è necessario rispettare e tutelare la biodiversità».

«Nella prossima seduta della Giunta regionale porterò quindi all’attenzione del Governo un disegno di legge al quale sta lavorando il Dipartimento risorse naturali e Corpo forestale e la Struttura Flora e fauna per mettere in campo altre azioni volte a tracciare gli interventi che possono essere attuati per conoscere, rispettare e imparare a convivere con questa specie che riveste una rilevanza conflittuale nel panorama faunistico europeo». 

«Appena le Commissione consiliari riprenderanno l’attività – spiega l’assessore – porteremo il disegno di legge all’attenzione dei consiglieri, affinché l’argomento e le azioni su cui focalizzare gli interventi siano il più possibile condivisi e approfonditi. Il nostro ambiente e la sua tutela, così come il vivere la montagna, sono patrimonio di tutta la comunità. A noi, rappresentanti della politica, spetta il compito di porre e fondamenta affinché questi aspetti, differenti, della nostra realtà alpina possano coesistere».

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