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L’UE premia il Fvg e ne finanzia il Programma di sviluppo rurale

La Commissione europea assegnerà al Friuli Venezia Giulia 7,5 milioni di euro per il raggiungimento dei target di avanzamento fisico e finanziario.

Il Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-20 del Friuli Venezia Giulia ha raggiunto tutti i target intermedi di avanzamento fisico e finanziario stabiliti dalla Ue. Vista la relazione annuale presentata il 27 giugno scorso dagli uffici regionali, dunque, la Commissione europea ha confermato l’assegnazione della riserva finanziaria di efficacia prevista sull’attuazione del Psr, pari a circa 7,5 milioni di euro di quota comunitaria, che corrisponde a un volume di spesa pubblica di oltre 17,5 milioni di euro.

“La decisione della Commissione europea – ha commentato l’assessore Fvg alle Risorse agroalimentari e Forestali, Stefano Zannier – rappresenta un importante riconoscimento della validità e dell’incisività delle politiche a favore delle aziende agricole e del mondo rurale che la Regione ha sviluppato attraverso il Psr. Inoltre – ha sottolineato – è la conferma del buon lavoro svolto dall’Amministrazione e dagli altri soggetti coinvolti. Altre regioni non hanno raggiunto tutti i target – ha concluso Zannier – e si troveranno costrette a negoziare con la Ue la rimodulazione dei propri piani finanziari”.

Nel dettaglio, il Psr Fvg ha conseguito i target intermedi per le seguenti priorità stabilite dalla Ue: potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste (P2); promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo (P3); preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura (P4); incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale (P5); promuovere l’inclusione sociale, la riduzione delle povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali (P6).

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