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Locatelli: per fine marzo all’Italia 13 milioni di dosi di vaccino

 

Per fine marzo l’Italia dovrebbe ricevere, da inizio campagna vaccinale, 13 milioni di dosi, ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanita’ durante la trasmissione “Mezz’ora in più” condotto da Lucia Annunziata. “La limitante di questa prima fase e’ stato il numero di dosi che sono state rese disponibili.Ne abbiamo avute 4 milioni e 700 mila, ne abbiamo usate circa i 3/4 – rispetto ai 6 milioni indicati inizialmente – altre 7 milioni e 700 mila sono attese a marzo.

Per numero di dosi somministrate e popolazione siamo il secondo paese in Ue dopo la Germania, primo per popolazione vaccinata con doppia dose”.

“Immagino che i nostri servizi di Intelligence possano dare un contributo non irrilevante e fare tutti gli approfondimenti” sui casi di offerte di vaccini sul libero mercato. “Sarebbe meritevole di un approfondimento, faccio fatica a credere che industrie come quelle che hanno il vaccino approvato abbiamo sostenuto meccanismi del genere. Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanita’ durante la trasmissione “Mezz’ora in più” condotto da Lucia Annunziata.

Almeno 35mila medici di famiglia pronti a vaccinare – “Stimiamo che almeno 35mila medici di famiglia in tutta Italia sarebbero pronti ad effettuare le vaccinazioni anti-Covid nei propri studi partendo da subito: ciò, ovviamente, avendo a disposizione le dosi e sulla base di accordi regionali già presenti o che verranno a breve definiti”, ha affermato all’ANSA il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti, dopo il via libera al protocollo d’intesa tra governo, sindacati medici e Regioni, che definisce a livello nazionale le modalità di partecipazione dei medici di base alla campagna vaccinale in corso.

“Grazie a tutti i medici di medicina generale del nostro Paese – ha scritto il ministro della Salute Roberto Speranza in un post su Fb – che hanno unitariamente sottoscritto l’intesa con governo e regioni per somministrare il vaccino Covid. La loro capillarità e il loro rapporto di fiducia con le persone sono un valore aggiunto importante che ci consentirà, quando aumenteranno le dosi a disposizione, di rendere più forte la nostra campagna di vaccinazione”.

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