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Lo strano caso delle multe ai senzatetto, impossibilitati a stare in casa

Milano- un senzatetto ucraino con regolare permesso di soggiorno era stato multato da una volante della Polizia di Lambrate perché trovato in strada, in opposizione al decreto che impone a tutti di non uscire di casa. Ora i casi si stanno moltiplicando in tutta Italia, ma resta assurdo chiedere di rimanere in casa a chi una casa non ce l’ha.

Le associazioni si ribellano

L’associazione Avvocato di strada, per esempio, ha lanciato un appello con una lettera firmata dal presidente Antonio Mumolo e da una sessantina di legali che operano in tutta Italia. Nella lettera si legge che è assurdo multare queste persone, perché non hanno la possibilità di rispettare il decreto neanche volendo. Se si trovano per strada è perché sono cadute in estrema povertà e bisognerebbe aiutarle, non multarle. “Bisogna occuparsi, e in fretta, di chi non ha un tetto sulla testa ed è costretto a vagare per le città. Diciamo da più di 20 anni che chi vive in strada ha bisogno di una casa e di una residenza per potersi curare ma oggi, ai tempi del coronavirus, queste necessità assumono una drammatica urgenza. Ad aggiungere un carico su una situazione già paradossale stanno iniziando a fioccare i verbali redatti ai senza tetto. Siamo a lavoro per chiedere le archiviazioni ma intanto continuiamo a porre la nostra domanda. Come fanno a restare a casa le persone che una casa non ce l’hanno?“. Gli avvocati chiedono inoltre di riaprire i centri in grado di ospitarle e di “garantire il diritto alla salute di queste persone consentendo loro l’accesso immediato alle cure ovvero assegnando loro un medico di base pur in assenza di residenza“. In questo modo, si potranno tenere sotto controllo le loro condizioni di salute, a beneficio loro e dell’intera comunità.

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