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Lo sceicco di Dubai spiò l’ex moglie usando il software Pegasus

 

Lo sceicco di Dubai e premier degli Emirati Arabi Uniti Mohammed bin Rashid al-Maktoum spiò illegalmente l’ex moglie Haya e cinque collaboratori della principessa usando il controverso software della Nso Pegasus per intercettare chiamate e messaggi sui loro telefoni. Lo ha sancito un magistrato dell’Alta corte di Londra, scrive la Bbc.

Il giudice Sir Andrew McFarlane – in una sentenza del 5 maggio pubblicata oggi – ha affermato che agenti al servizio dello sceicco spiarono Haya mentre l’ex coppia era impegnata in una battaglia legale a Londra sul futuro dei loro due figli. Tra coloro che furono ascoltati illegalmente c’era anche uno degli avvocati della principessa, Fiona Shackleton, membro della Camera dei Lord, che fu avvertita dell’azione degli hacker da Cherie Blair, moglie dell’ex premier britannico Tony Blair, che lavora per l’Nso Group, un’azienda israeliana.
Tra luglio e agosto 2020, le spie si introdussero 11 volte nel telefono di Haya, con l’avallo “esplicito o implicito” dello sceicco, afferma la sentenza che parla di “abuso illegale di potere” e parla di un’enorme mole di informazioni sottratte alle persone colpite dagli hacker. Al-Maktoum ha respinto tutte le accuse, ricorda la Bbc.

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