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L’Italia si prepara a Dubai2020, l’Expo dedicato all’innovazione tecnologica che guarda al futuro

Il 2020 sarà un anno bellissimo: le Olimpiadi di Tokio, l’Europeo, e l’Expo 2020, in cui l’Italia sarà nel centro nevralgico di un’Esposizione universale che punta dritta al futuro.

“Collegare le menti, creare il futuro” è il motto attorno cui ruota l’Expo 2020 Dubai. Inizierà tra esattamente un anno e due mesi, il 20 ottobre 2020, per finire nell’aprile dell’anno successivo. L’Italia, come tutto il resto del mondo, sta preparando il suo padiglione per mostrare al mondo “una storia memorabile di cultura, arte, sostenibilità, educazione, scienza, sicurezza e innovazione”. Il padiglione italiano sarà allestito sotto gli scafi rovesciati di tre barche, a richiamo dei grandi viaggiatori che hanno solcato il Mediterraneo e toccato la terra del Bel Paese, e che hanno contribuito a plasmare il futuro connettendo i popoli. Un viaggio che arriva lontano nel passato, ma guarda in faccia il futuro, “presentando le abilità, i prodotti e le innovazioni delle aziende e comunità italiane, sottolineando le migliori pratiche in settori come l’economia circolare e la sostenibilità”. Questa è la presentazione del padiglione Italia nel sito ufficiale di Dubai2020; aspettative di un certo calibro, che gli italiani dovranno saper gestire con destrezza.

Noi, comunque, siamo già al lavoro. Tra crisi di governo e istituzioni in subbuglio, è passata in secondo piano la notizia che il giorno prima di Ferragosto è stata avviata la proceduta di gara internazionale per l’affidamento dei lavori di realizzazione del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai. La gara sarà chiusa il prossimo ottobre con l’assegnazione dell’appalto, partendo da una base d’asta di oltre 14 milioni, con un tetto di 26. L’Italia occuperà una posizione centrale, proprio come da sua tradizione di perno nel Mediterraneo, accanto ai colleghi americani, arabi, tedeschi e indiani. Una superficie di 3.420 metri quadri in cui la penisola mostrerà tutto il suo potenziale innovativo. Grandi immancabili protagoniste del padiglione Italia saranno la ricerca e l’innovazione nel settore agroalimentare, come annunciato dal Commissariato Italiano per Expo2020 Paolo Glisenti. “Sarà fondamentale per presentare l’innovazione nel settore agri-food e, in particolare, le opportunità offerte dall’agricoltura di precisione ad un processo di sviluppo realmente sostenibile. L’Italia, in questo modo, avrà a Expo Dubai un ruolo di guida e di coordinamento euro-mediterraneo di grande importanza e significato”, ha detto il Commissario.

A Expo2020 l’Italia vuole fare colpo: il Comune di Padova presenterà un’auto per la mobilità del futuro, un cubicolo elettrico che regolabile con l’App.

Se l’Expo di Milano sembrava grande, quello di Dubai lascerà senza fiato. Expo2020 si estenderà su una superficie di 4 km per 1,4 km (quattro volte più grande del suo predecessore lombardo) e dovrà ospitare una media di 2-300mila persone al giorno, con 25 milioni di visitatori attesi nei sei mesi dell’esposizione. Il quartiere di Expo sarà una vera e propria city, anzi una smart city. Si vedranno automobili senza pilota, robo-rider che consegnano il cibo, indicazioni stradali in realtà aumentata, iperconnessione 5G e tecnologie per interagire negli ambienti virtuali. Insomma, non solo un’esposizione, ma un vero e proprio viaggio nel futuro.

Si innesta su questa scia l’invenzione che viaggerà direttamente da Padova a Dubai per dare un esempio di sistema di trasporto pubblico locale, “sostenibile, flessibile, intelligente e adattabile alle esigenze cittadine”. Lo slogan che accompagnerà il padiglione italiano recita “La bellezza unisce le persone”, così come le unisce il progetto “Next”, ideato dalla startup padovana “Next Future Transportation”. Una squadra di giovani che ha sognato il futuro a forma cubica, con motore elettrio: un’auto capace di trasportare undici persone, e che i passeggeri potranno controllare in tempo reale specificando le proprie esigenze di mobilità attraverso un’App. Sarà un’occasione per l’Italia di mostrare la sua capacità di innovare e traghettare il mondo dal passato al futuro, passando per il presente. Proprio come quelle barche che un tempo trasportavano menti e idee, e a Dubai 2020 vigileranno sul padiglione italiano.

Di A.C.

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