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L’Iss: ‘Preoccupano le mutazioni del virus, rafforzare le misure’. A Genova isolata la variante sudafricana

 

 

Considerata la circolazione nelle diverse aree del paese “si raccomanda di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante VOC 202012/0, rafforzando/innalzando le misure in tutto il paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto”. E’ quanto afferma l’Istituto superiore di sanità nello studio di prevalenza della variante VOC 202012/01 (Regno Unito) in Italia, relativo alla indagine svolta lo scorso 4-5 febbraio.

“Nel contesto italiano, in cui la vaccinazione delle categorie di popolazione più fragile sta procedendo rapidamente ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguata”, sottolinea l’Istituto superiore di sanità nello studio di prevalenza della variante VOC 202012/01 (Regno Unito) in Italia relativo alla indagine svolta lo scorso 4-5 febbraio.

Intanto a Genova è stata isolata la variante sudafricana del Sars-Cov-2, riscontrata su una paziente di 25 anni di rientro dall’estero, che avrebbe fatto scalo aereo in un paese a rischio.

La paziente si è autodenunciata e autoisolata. Positiva dal 31 gennaio, si è negativizzata l’8 febbraio scorso. A ora, informa il Policlinico “non sono stati rilevati casi secondari derivanti”.

A causa delle varianti il rischio associato a un’ulteriore diffusione del Covid nell’Ue è “attualmente valutato come alto-molto alto per la popolazione complessiva e molto alto per gli individui vulnerabili”. Lo scrive l’Ecdc nella sua analisi del rischio aggiornata. I paesi dovrebbero accelerare le campagne di vaccinazione, raccomanda l’Agenzia, poiché le varianti hanno “maggiore trasmissibilità” e potrebbero “determinare una maggiore gravità della malattia”, e “i vaccini con licenza esistenti” potrebbero essere “solo parzialmente o in gran parte meno efficaci”.

Per “contenere e rallentare” la diffusione delle varianti del Covid, “in analogia con le strategie adottate negli altri paesi europei”, è necessaria una “rigorosa osservanza, rafforzamento e incremento delle misure di mitigazione del rischio sia in ambito nazionale che in specifici ambiti locali, evitando ulteriori misure di rilascio”. E’ l’indicazione che gli esperti del Comitato tecnico scientifico hanno dato venerdì scorso al termine della riunione in cui hanno analizzato gli ultimi dati epidemiologici e preso atto dello studio dell’Istituto superiore di sanità sulla diffusione delle varianti del virus in Italia.

“L’incidenza dell’epidemia – hanno scritto nel verbale al termine della riunione i tecnici e gli scienziati – risulta nuovamente in crescita, con un impatto sostenuto sui sistemi sanitari”. E l’incremento dell’incidenza dovuta alle varianti “potrebbe prefigurare scenari con un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane”. Di qui, è la conclusione, la necessità della “rigorosa osservanza, rafforzamento e incremento” delle misure.

Intanto è polemica dopo che Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ha ipotizzato un lockdown stringente per contrastare la pandemia. ‘Queste sono considerazioni che lascio alla politica. Se posso essere utile al Paese con i miei consigli, lo faccio a livello internazionale e lo faccio anche in Italia. Altrimenti, mi faccio da parte’. Lo afferma Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, a Rainews24, rispondendo alle polemiche e richieste di dimissioni da parte di alcuni.

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