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L’inviato del Papa a Medjugorje: “Anche i più scettici hanno ammesso la soprannaturalità delle prime apparizioni”

Molti hanno interpretato le parole dall’arcivescovo di Varsavia Mons. Henryk Hoser, come un riconoscimento delle apparizioni mariane nel Santuario di Medjugorje in Bosnia. 

L’arcivescovo, inviato dal Papa, per dare un suo giudizio sul piano pastorale si è limitato a dire che da un riscontro positivo e che anche anche i più scettici hanno ammesso la soprannaturalità delle prime apparizioni. La decisione della Congregazione per la Dottrina della fede potrebbe arrivare entro l’anno e potrebbe essere favorevole al culto mariano. Gli aspetti pastorali, secondo monsignor Hoser, sono quelli più importanti. In estrema sintesi, l’arcivescovo pensa che non si può fermare un flusso di 2 milioni e mezzo di pellegrini ogni anno, che la Chiesa non può ignorare una devozione così imponente che ha portato a tante conversioni. Del resto, è il suo ragionamento, non è importante se la Vergine sia effettivamente apparsa o meno. Ci sono tanti santuari dove è viva la venerazione mariana senza che ci siano state apparizioni. Monsignor Hoser ha registrato una serie di aspetti positivi dal punto di vista pastorale: culto eucaristicoadorazione continua, vita sacramentale, lunghe code ai confessionali… perciò se la domanda è: vanno organizzati pellegrinaggi, anche con la presenza di sacerdoti, a Medjugorje? La risposta è senza dubbio sì.

L’opposizione da parte di Mons. Ratko Perić

Se da una parte il giudizio di monsignor Hoser è sicuramente positivo. Rimane negativo il pensiero di Mons. Ratko Perić, il vescovo di Mostar, diocesi da cui dipende Medjugorje, che nel febbraio scorso pubblicò in italiano una lunga nota sul sito diocesano ribadendo che “La posizione di questa Curia per tutto questo periodo è stata chiara e risoluta: non si tratta di vere apparizioni della Beata Vergine Maria”.

In attesa del parere del Santo Padre

L’ultima parola senza dubbio spetta al Romano Pontefice, che nella conferenza stampa sul volo di ritorno da Fatima si espresse con queste parole: “Io personalmente preferisco la Madonna madre, nostra madre, e non la Madonna capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora: questa non è la mamma di Gesù. Poi c’è l’aspetto spirituale e pastorale, gente che va lì e si converte, gente che incontra Dio, che cambia vita… Ma questo fatto spirituale-pastorale non si può negare”. E’ appunto sugli aspetti pastorali che si concentra ora l’attenzione della Chiesa, anche se è comprensibile la curiosità dei media e dei numerosi fedeli che hanno ricevuto tanti benefici spirituali di sapere se a Medjugorje è accaduto realmente qualcosa di straordinario. Lo stesso Pontefice aveva ricordato l’esito della commissione presieduta dal cardinale Ruini che aveva espresso un giudizio favorevole (pur con alcuni pareri contrari) sulle apparizioni della prima settimana mentre aveva manifestato dubbi su quelle successive. Papa Francesco aveva assicurato che dopo la relazione di monsignor Hoser, alla fine “si dirà qualche parola”. Ora non rimane che attendere il suo pronunciamento.

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