Disoccupazione giovanile al 40%, in Europa peggio soltanto Spagna e Grecia.

L’articolo 1 della Costituzione cita: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro…”, ma il lavoro, per i giovani, non c’è. L’Italia infatti sta diventando sempre di più un paese ostile ai ragazzi con meno di 30 anni.

Gli ultimi dati Istat fotografano una situazione preoccupate: è occupato soltanto il 60% dei giovani italiani, a fronte di una media europea del 78%, peggio di noi soltanto Spagna e Grecia.

La politica italiana cerca di attuare politiche volte ad aumentare i posti di lavoro, ma spesso non ottiene i risultati sperati.

Il diritto al lavoro, oltre che dalla Costituzione, è tutelato anche dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (art.15). Esso garantisce, oltre che un’occupazione, anche la libera circolazione dei lavoratori sul territorio dell’Unione ed equipara i cittadini europei a quelli dei Paesi terzi autorizzati a lavorare negli Stati membri.

É auspicabile che la tutela del lavoro e, con esso, dell’iniziativa economica privata, tornino a condizionare le politiche economiche italiane e non viceversa. Soltanto in questo modo si potrà superare il momento negativo che la Repubblica Italiana sta attraversando da ormai troppo tempo.