Numerose sono le vicende vissute nel mondo del calcio pontino a fine anni 90′. Oltre alle verità e alle indiscrezioni rivelate dall’ex presidente Papaverone, troviamo altre testimonianze, con nuovi aneddoti raccontati questa volta da chi invece le partite del Latina le ha seguite sugli spalti, in particolar modo in curva.

Questo è il racconto di Carmine e di come sia passato dall’essere un semplice tifoso ad essere un pilastro importante della vita di Roberto.

L’INCONTRO

“Conobbi roberto durante le elezioni presidenziali, dove io in quanto tifoso attaccato a questa maglia, cercavo chiarezza nella gestione dell’attività sportiva della società in quanto alcune situazioni risultavano poco chiare.“

LA PARTITA DELLA FIDUCIA

“Era un weekend come altri, il Latina si trovava ai fondi bassi della classifica e quel giorno andava in scena il match contro la Turris. La tifoseria non ne poteva più e la retrocessione era vicina, cosicchè noi tifosi chiedemmo al nostro presidente Roberto di comprare la partita al prezzo di 25 milioni di lire in comune accordo con la squadra avversaria. Roberto ci pensò su e forse spinto dalla paura della retrocessione o dall’amore per la squadra accettò. In cambio però volle una garanzia e quella garanzia fui proprio io. Qualora la partita fosse andata male i soldi sarebbero tornati al mittente. Effettivamente andò un disastro non riuscimmo a segnare neanche a porta vuota, derisi persino dalla tifoseria avversaria. Resta il fatto che restituii personalmente come da accordo l’intera somma a Roberto che a sua volta mi definì “uomo d’onore”.

IL GESTO SCARAMANTICO

“A quel tempo il Latina veniva allenato da Sibilia che non posso far altro che ricordare. In particolar modo c’era sempre un gesto ad inizio partita che mi lasciava sempre incuriosito, ovvero il mister che andava dall’arbitro dandogli una vera e propria pacca sul sedere. Un gesto scaramantico che non passò di certo inosservato.”