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L’aria diventa irrespirabile nella Capitale: altissimo livello di smog

La qualità dell’aria resta irrespirabile. Il rapporto Ecosistema Urbano 2020 restituisce una fotografia impietosa della Capitale. Lo smog resta uno dei fattori di maggiore criticità. Ma Roma, piazzatasi all’89esimo posto nella classifica riservata alle città più sostenibili, soffre di problemi che stentano a trovare soluzione.

Lo smog a Roma

Già lo scorso settembre il report Mal’Aria, redatto da Legambiente, aveva evidenziato quanto miseri fossero stati i miglioramenti, negli ultimi cinque anni, dell’aria che i romani respirano. Dal 2014 al 2018, le centraline dell’Arpa hanno dimostrato che, gli sforamenti dei livelli di polveri sottili, sono stati costanti.  I parametri europei fissano infatti la soglia di 20 microgrammi per il PM10, 10 per il Pm 2,5 e 40 per il biossido d’azoto (No2). La Capitale, nell’arco temporale considerato, non li rispetta neppure una volta.

roma malaria-2

Il rapporto Ecosistema Urbano 2020, realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia ed il Sole 24 ore dimostra che: andando ad analizzare i dati emerge che la Capitale è il quinto capoluogo con i più elevati tassi di No2. Ma diventa il terzo, dietro il comune di Palermo ed il comune di Torino, se si considerano le città più popolose. In tal modo Roma ottiene il poco invidiabile podio delle metropoli italiane più inquinate. Una medaglia di bronzo di cui si sentiva poco l’esigenza.

D’altra parte non c’è solo il problema del biossido d’azoto. Il report è stato realizzato mettendo insieme 18 indicatori utili a definire la sostenibilità. Ed i problemi per Roma non sono mancati. Negativo è il dato relativo alla gestione dei rifiuti, con la Capitale che è ferma, secondo i dati riportati, ad un misero 33% di raccolta porta a porta . Da migliorare è la performance sulla dispersione idrica che a Roma si attesta sul 38%, mentre ad esempio a Milano è ferma al 13,7%. Un dato che dimostra quanto ancora si debba lavorare per allineare la città, sul piano del risparmio d’un bene prezioso come l’acqua, rispetto al capoluogo lombardo.

classifica ecosistema urbano-2

 
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