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L’appello ai sindaci lucani, chiedano modifiche al Decreto Sicurezza

Il Consigliere regionale della Basilicata Giannino Romaniello ha lanciato un appello ai primi cittadini lucani, perché si modifichi il Decreto Sicurezza.

Giannino Romaniello, consigliere comunale della Basilicata, invita tutti i sindaci della Regione a far “sentire la propria voce affinché si modifichi il decreto, rappresentanti di un territorio che grazie alle attività promosse dal Presidente della Commissione migranti, Pietro Simonetti, e dal fattivo impegno delle associazioni di volontariato, ha saputo gestire correttamente il processo di accoglienza”. Il consigliere fa riferimento al Decreto Sicurezza che porta il nome del ministro dell’Interno Matteo Salvini, la cui applicazione ha scatenato un’ondata di “disobbedienza civile” da parte di diversi sindaci del Paese.

“A quanti tendono a creare contrapposizione tra italiani e immigrati ricordo che il tema sicurezza, lavoro, diritti civili non ha distinzioni di territori, di colore e di etnia. Evidenzio, inoltre, che tra gli italiani che soffiano sul fuoco dell’odio ci sono anche quelli che sfruttano gli immigrati nei campi per la raccolta dei prodotti agricoli (pomodori, arance, mele ecc.). Al contrario, ci sono esperienze molto positive in Basilicata come in altre regioni, di accoglienza che vanno prese d’esempio per realizzare una buona ed equilibrata integrazione intanto di chi sta sul territorio italiano”.

“È d’obbligo per chi esercita una funzione di governo attuare politiche di accoglienza programmata chiamando l’intera Europa ad affrontare un fenomeno di  natura mondiale che certamente non può essere gestito con scelte scellerate come quelle del governo italiano  e di alcuni altri paesi europei, di chiudere porti e frontiere negando di fatto il diritto alla vita e a un futuro migliore di persone, dimenticando il proprio passato di Paesi di emigrazione”.

Il consigliere sottolinea anche che “una cosa è certa: l’Anci, a seguito di una netta e condivisibile presa di posizione dei sindaci Orlando, De Magistris e Sala, ha chiesto al Ministro degli Interni la convocazione di un incontro per adottare gli opportuni correttivi al Decreto, al fine di garantire quanti, fuggendo da guerre e miseria, oggi sono in Italia e hanno diritto ad essere trattati come persone”.

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