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La terra continua a tremare a Catania. Sono 370 gli sfollati.

L’attività dell’Etna sembra non arrestarsi, nuove scosse durante la notte. La più alta di magnitudo 2.7 nella zona di Adrano.

Il terremoto di magnitudo 4.8 che ha colpito la popolazione etnea tra Natale e Santo Stefano, ha creato numerosi disagi. Molte persone hanno deciso di passare la notte in auto, nonostante il freddo.

Pochi quelli che sono rientrati in casa.

In totale sembrerebbero 370 gli sfollati al momento: “La situazione feriti è tranquilla, non abbiamo feriti gravi. Dieci sono stati portati in ospedale, 18 si sono recate con i propri mezzi nelle strutture ospedaliere, poi c’è un ultra 80enne che ha avuto la sindrome di schiacciamento”.

A riferirlo, Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile che parlando a Radio anch’io di Radio Uno, ha poi aggiunto: “Abbiamo avuto 1.600 richieste di sopralluoghi da parte della popolazione. Questa notte abbiamo ospitato circa 370 persone, 323 negli alberghi, 45 nelle palestre e 37 in una struttura per anziani”. Sulle polemiche per la mancata allerta, il capo della protezione civile ribatte che “l’allerta c’era ed era stata alzata: da settembre c’era l’allerta gialla. Dal 24 abbiamo registrato un aumento della sismicità”.

“La scossa delle 3.19 del 26 dicembre è stata isolata rispetto a quello che era il trend. Poi naturalmente i terremoti non si possono prevedere”.

Nella frazione di Arcireale, Aci Platani, sono state evacuate circa dieci famiglie a causa della presenza di una faglia sulla strada che nella giornata di ieri si era allargata provocando una frattura nell’asfalto.

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