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La protezione diplomatica: Italia vs. USA

È un caso delicato quello di Flatow, Duker, Eisenfeld vs. Iran. La storia dei tre giovani statunitensi uccisi in Israele e la crisi geo-legale che divide Italia e Stati Uniti potrebbe definire i futuri rapporti legali tra i due paesi. Uccisi in un bombardamento a Gerusalemme da parte di terroristi palestinesi finanziati dall’Iran, le famiglie dei cittadini USA, in un tentativo di riscuotere compensi per gli studenti uccisi in Israele dallo jihad palestinese nel 1996 hanno tentato di usare il giudizio legale della Corte Suprema degli Stati Uniti per ottenere ricompensi dalla vendita e perquisizione di asset dello Stato Iraniano in Italia. Infrangendo il loro diritto alla protezione diplomatica, la Farnesina ha fermato il caso Islamic Republic of Iran vs. Flatow, Cass., sez. un., 22 giugno 2007, n. 14570 (It.), dichiarando nullo il giudizio della Corte Suprema degli Stati Uniti sugli asset iraniani in Italia.

Il Terrorism Exception to the Foreign Sovereign Immunities Act, è un atto che prevede il diritto dei cittadini statunitensi al compenso per danni morali e fisici causati dal terrorismo sponsorizzato da uno stato estero. In risposta alla decisione della Corte di Cassazione, il Congresso USA ha aperto un caso legale internazionale (concurrent resolution 48), articolato in tre punti:

 

  1. La violazione da parte dell’Italia del concetto di reciprocità legale.
  2. . Il dannoso ed illegittimo intervento politico della Farnesina nel processo giuridico della Corte di Cassazione, corpo giuridico indipendente dello Stato italiano.
  3. Richiesta alla Corte Europea dei Diritti Umani di respingere il giudizio della Corte di Cassazione e riconoscere i giudizi degli Stati Uniti a favore delle famiglie Flatow, Duker ed Eisenfeld contro l’Iran.

Queste richieste rientrano pienamente nel diritto di protezione diplomatica, un ruolo fondamentale per qualsiasi Stato sul piano legale internazionale. Secondo la Corte Internazionale della Giustizia (ICJ) e il diritto internazionale consuetudinario, lo Stato può agire a tutela del diritto o interesse di un proprio cittadino, leso dal comportamento illecito di uno Stato estero.

E allora perché l’Italia vorrebbe porre freno ai diritti di ricompensa ai cittadini del suo più importante alleato? È chiaro che tensioni legali come questa potrebbero influire sui nostri rapporti con gli Stati Uniti, dove la cooperazione legale rappresenta uno strumento fondamentale nei rapporti diplomatici presenti e futuri.

A cura di Fabio van Loon

 

Leggetene di più sul sito del U.S. Government Publishing Office 

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