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La guida a portata di mano per contrastare il COVID-19

La malattia da nuovo coronavirus può avere un decorso molto diverso da una persona all’altra. Alcune persone presentano per esempio solo sintomi lievi e si accorgono a malapena di essere ammalati. Altre, invece, necessitano di cure intense in ospedale.
In caso di sintomi di malattia bisogna restare a casa per non contagiare nessuno. Per sintomi di malattia si intendono:

febbre (temperatura corporea superiore a 38°C, accompagnata da senso di stanchezza e talvolta dolori muscolari);

tosse secca, con possibile mal di gola.

Se i sintomi sono lievi, è sufficiente curarsi da soli (v. istruzioni «Auto-isolamento (PDF, 174 kB, 14.03.2020)»). Uscire di casa solo 24 ore dopo la scomparsa dei sintomi onde evitare di contagiare altre persone e seguire le regole di igiene e di comportamento. Se si presenta un maggiore rischio di ammalarsi gravemente, o se i sintomi si aggravano: telefonare al proprio medico o a un’istituzione sanitaria, che deciderà se occorre eseguire un accertamento medico o se è sufficiente restare a casa e curarsi da soli.

La possibilità che il coronavirus si trasmetta attraverso gli oggetti, compresi i cibi confezionati, «è una possibilità che non possiamo escludere ma che è altamente improbabile». Così il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro ha risposto ai cronisti in conferenza stampa alla Protezione Civile sottolineando che il problema è quello di «garantire sempre un’igiene adeguata» delle mani e delle superfici.

Il Viminale ha diffuso un nuovo modulo: si dovrà dichiarare di non essere in quarantena e di non essere risultati positivi al Covid-19.

Risultati immagini per nuova autocertificazione

(scarica qui)

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