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La famiglia del killer di Nizza: “Ci mandò la foto della basilica, è lui”. Lamorgese: “Fermare le polemiche”

 

Il 21enne tunisino Brahim Aoussaoui, autore dell’attacco di ieri mattina alla cattedrale di Nizza, aveva detto al fratello – che vive in Tunisia – di “voler passare la notte davanti alla basilica”. Lo ha detto lo stesso fratello ad Al Arabiya. L’uomo ha anche inviato al fratello “una foto dell’edificio”. La famiglia ha confermato che “quello che abbiamo visto nelle immagini è lui, il nostro figlio”. “Mi telefonò non appena arrivato in Francia”, ha spiegato la madre. Un vicino di casa ha detto che prima di abbandonare il Paese “aveva fatto diversi lavori”.

La Tunisia ha fermamente condannato l’attacco terroristico e la procura antiterrorismo della capitale ha aperto un’indagine per fare chiarezza sui contatti e la vita di Aoussaoui in Tunisia. Alcuni familiari sarebbero già stati sentiti dagli inquirenti.

Lamorgese, è un attacco all’Europa “Questo è un attacco all’Europa, non c’è nessuna responsabilità del governo”. Così la ministra Luciana Lamorgese nel corso di un’intervista a Rainews e a SkyTg24 parlando dell’attacco di ieri a Nizza per mano di un cittadino tunisino, Brahim Aoussaoui, sbarcato a Lampedusa.

“E’ il momento di fermare le polemiche”, ha detto a proposito della richiesta di dimissioni da parte dell’opposizione dopo che è emerso che il killer della strage di Nizza era sbarcato a Lampedusa.

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