ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Kosovo: parlamento ribadisce no a referendum serbo

 

– Come era ampiamente previsto, il parlamento di Pristina, riunito oggi in sessione straordinaria, ha adottato una risoluzione contro l’organizzazione per i serbi del Kosovo del referendum sulla riforma della giustizia in programma domani in Serbia.

I voti a favore del documento sono stati 76, nessuno contrario e un deputato si è astenuto, con la risoluzione che è stata appoggiata oltre che dal partito di governo ‘Autodeterminazione’ (Vetevendosje), il cui leader è il premier Albin Kurti, anche da due forze di opposizione.

Nel testo della risoluzione si ribadisce la posizione già espressa a più riprese dal premier Kurti, secondo cui l’organizzazione di un referendum della Serbia in Kosovo viola la sovranità, la costituzione e l’ordine costituzionale del Kosovo, ed è contraria alle leggi del Kosovo e alle norme internazionali. Nel documento si definisce inammissibile un referendum di uno stato estero sul territorio del Kosovo, e si chiede pertanto al governo e alle istituzioni competenti di intraprendere azioni per prevenire la violazione della sovranità del Kosovo. Si sottolinea al tempo stesso la piena disponibilità e l’impegno a garantire il diritto di voto di tutti i cittadini del Kosovo in conformità alle leggi del Kosovo e alle pratiche internazionali, e in questo spirito i cittadini di etnia serba con doppia cittadinanza possono votare per posta o all’Ufficio di collegamento serbo a Pristina. Una decisione questa che Belgrado ritiene inaccettabile, non riconoscendo l’indipendenza del Kosovo, considerato ancora parte integrante della Serbia.
I deputati di Srpska Lista (SL), il maggior partito della minoranza serba in Kosovo, hanno abbandonato l’aula prima del voto in segno di protesta contro quella che è stata definita una ‘seduta farsa’ con l’epilogo già deciso da tempo. “Non vogliamo con la nostra presenza dare legittimità a una decisione illegittima, non democratica e antiserba”, ha detto Igor Simic, vicepresidente di SL.

Facebook